Pescara: Masci denuncia una donna che lo ha accusato di aver vaccinato minori “senza il consenso dei genitori”.

Il sindaco di Pescara ha presentato alla Polizia Postale una denuncia contro una donna della provincia di Mantova “che ha girato un video, diventato virale, in cui ha affermato che” il primo cittadino avrebbe vaccinato alunni delle scuole medie del capoluogo adriatico “senza il consenso dei genitori”.

Lo rende noto su Facebook lo stesso sindaco, sottolineando che “la notizia è assolutamente falsa ed è aggravata dall’utilizzo di toni allarmistici e commenti allusivi, offensivi, denigratori e diffamatori”.

“A Pescara – afferma Masci – non sono mai stati vaccinati minorenni senza le necessarie autorizzazioni genitoriali. Il mio post su Facebook, da cui la signora ha preso la notizia, distorcendola totalmente, mostrava l’iniziativa, promossa dalla struttura governativa per le vaccinazioni (guidata dal Generale Figliuolo) in collaborazione con la Asl, di somministrare le dosi di vaccino nelle scuole con personale medico militare ed esperti di primo soccorso, nel pieno rispetto delle prescrizioni sanitarie e con tutte le precauzioni previste per l’effettuazione di dette operazioni in piena sicurezza”.

“Il Comune di Pescara, nella sua consueta ottica di collaborazione istituzionale – aggiunge il sindaco – ha messo in contatto i responsabili della struttura governativa con i dirigenti scolastici affinché mettessero a disposizione, nella loro piena autonomia, le palestre scolastiche. Poi, come sono abituato a fare per ogni cosa, e come sanno bene i miei concittadini, mi sono recato nelle scuole per sincerarmi personalmente se tutte le attività fossero effettuate al meglio e con tutte le garanzie possibili”.

Il primo cittadino sottolinea di essere stato “additato con frasi irripetibili dai soliti assaltatori del web” e che Pescara “è stata posta al pubblico ludibrio da chi ha rappresentato falsamente una vicenda pienamente inserita in un contesto istituzionale e normativo, raccogliendo l’interesse di una moltitudine di persone nel mondo dei social e scatenando una vergognosa e inaccettabile ‘caccia all’uomo’, che ha colpito me in primis”.

“Tutti devono sapere che non ci faremo intimidire, che non permetteremo a nessuno di attaccare impunemente la nostra città. Sappiamo bene come difenderla”, conclude Masci.