Dragaggio Porto di Pescara: entro fine settembre i lavori di manutenzione urgente nella canaletta di accesso
Il progetto, presentato oggi in conferenza stampa a Pescara, prevede la rimozione dei centri di pericolo all’ingresso nelle aree di ormeggio e l’allestimento dei fanghi in due punti portuali, appositamente attrezzati già a fine agosto, per la disidratazione, l’igienizzazione, la selezione granulometrica per il recupero dei materiali di dragaggio. I fanghi verranno analizzati da ARPA per stabilire se possono essere trattati per il recupero a mare o a terra. Arpa seguirà tutte le attività di gestione dei fanghi di dragaggio, dallo scavo al riutilizzo.
All’illustrazione del progetto e dei tempi di realizzazione dell’intervento erano presenti il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri; l’assessore regionale Umberto D’Annuntiis; l’onorevole Guerino Testa e il sindaco Carlo Masci.
“Pescara – ha detto Sospiri – ha pagato un progetto mai veramente completato. Il problema non è dragare, ma gestire i materiali escavati. Tanto si scava e altrettanto si deve lavorare per recuperare i materiali di dragaggio, nel pieno rispetto dell’ambiente ma anche della spesa pubblica”.
Il deputato FdI Guerino Testa ha aggiunto:
“L’intervento si concluderà entro il 15 marzo 2026 e prevede la rimozione di circa 32 mila metri cubi di materiale, con un investimento di 960 mila euro. Si comincia con l’eliminazione dei punti critici all’ingresso e nelle aree di ormeggio e con l’allestimento dei fanghi in due aree dedicate del porto. Attualmente, nella vasca ricolmata sono presenti circa 178 mila metri cubi: una volumetria che rappresenta uno dei nodi centrali da affrontare. Questo primo intervento, seppur parziale, garantirà maggiore sicurezza per l’ingresso e l’uscita delle imbarcazioni. Ringrazio il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, l’assessore Umberto D’Annuntiis, il sindaco Carlo Masci, l’Autorità portuale e gli uffici tecnici della Regione per il lavoro sinergico svolto”.