Pescara: la Finanza scopre truffa del superbonus bloccando 300mila euro di crediti fiscali per lavori mai eseguiti

Guardia di Finanza 26-09-2013

I Finanzieri del Comando Provinciale di Pescara, nell’ambito di una più ampia attività di polizia giudiziaria coordinata dalla locale Procura della Repubblica, hanno acquisito elementi probatori a carico di due società ed un professionista pescaresi che hanno ricevuto crediti fiscali per lavori di ristrutturazione in realtà non
eseguiti presso un cantiere situato in provincia di Roma

Nella ricostruzione investigativa della Finanza è emerso che i due hanno utilizzato, secondo quanto ricostruito, documenti falsi e fatture per operazioni inesistenti, nonché mediante comunicazioni ingannevoli dirette ad ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ed all’Agenzia delle Entrate. In particolare, è stato presentato un falso stato di avanzamento dei lavori, dichiarando il completamento di una prima parte degli interventi, che all’esito di una perizia in loco non sono risultati eseguiti.
A beneficiare della truffa sono stati una società del settore edile, che avrebbe dovuto eseguire i lavori, la società
di ingegneria e di architettura incaricata della progettazione ed asseverazione degli interventi, nonché il
commercialista, coinvolto nella preparazione delle false certificazioni. L’operazione ha così generato crediti
d’imposta illeciti per 330 mila euro, che attingono dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
(P.N.R.R.).

Su richiesta della Procura della Repubblica, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Pescara ha dunque disposto il sequestro dei crediti indebitamente ottenuti e successivamente ceduti a terzi, cessionari in buona fede, per impedire che venissero utilizzati in compensazione per il pagamento di imposte.