Il caro-parcheggi ha acceso il Consiglio comunale di oggi a Pescara: striscione di protesta di Pettinari e Di Pillo, seduta sospesa dalla Polizia locale
Il Consiglio comunale di Pescara, chiamato oggi ad affrontare la questione del caro-parcheggi, si è acceso con l’esposizione di uno striscione srotolato dai consiglieri Di Pillo e Pettinari. I toni si sono ulteriormente riscaldati quando il presidente del Consiglio comunale ha chiesto l’intervento della Polizia locale e l’assise è stata temporaneamente sospesa.
La questione dei parcheggi tiene banco da giorni, dopo l’annuncio dell’aumento delle tariffe deciso dall’amministrazione comunale, la protesta dei commercianti, dei sindacati e dell’opposizione e il parziale dietrofront del sindaco con la sospensione “natalizia” dei rincari.
In apertura della seduta Di Pillo e Pettinari hanno chiesto l’inversione dell’ordine del giorno in modo da discutere, prima degli altri provvedimenti, il loro ordine del giorno che prevedeva il ritiro della delibera di giunta del 7 novembre sull’aumento dei parcheggi, e anche di quella che prevede l’aumento del canone di occupazione del suolo pubblico.
<Abbiamo presentato in aula il contenuto del nostro ordine del giorno – spiega Domenico Pettinari, presidente del movimento politico Pettinari per l’Abruzzo – chiedendo il voto favorevole della maggioranza. La maggioranza si è espressa con 17 voti contrari, così bocciando clamorosamente il nostro ordine del giorno. A quel punto siamo stati costretti a mettere in atto una forma di protesta eclatante con l’esposizione di uno striscione in aula con la scritta : “Tariffe alle stelle. Vergogna!”. Si è instaurato subito uno scontro politico con toni accesi che ci hanno visti contrapposti al Presidente del Consiglio che chiedeva il ritiro del manifesto.
Siamo stati costretti a rimanere con lo striscione in mano diversi minuti fino a quando il presidente non ha sospeso la seduta chiedendo l’intervento della Polizia Locale in aula per toglierci lo striscione. Vogliamo subito precisare che ad una forza di minoranza nell’esercizio delle proprie legittime funzioni una volta che gli viene bocciata una proposta non ha altri strumenti democratici se non quelli di mettere in atto azioni di protesta eclatanti per sperare che la prossima volta la maggioranza di governo accetti le buone proposte. Ci rendiamo conto che il nostro modo di fare irriti quella parte della maggioranza e soprattutto il Sindaco che preferisce al dibattito in aula prendere decisioni in solitudine non concertate con l’intero consiglio. Addirittura, il Presidente del Consiglio, ci ha detto che porterà il nostro striscione dal Prefetto proprio a dimostrazione di quanto siano allergici alle forme di dissenso democratico.
Noi non vorremmo essere più costretti a mettere in atto guerriglie politico-istituzionali ma se questo centrodestra continua a voltare le spalle ai cittadini e ai commercianti aumentando le tasse, le aree a sosta a pagamento, il numero dei T-red , la Tari e il cannone unico patrimoniale senza nessuna concertazione con le minoranze, saremo ancora costretti a difendere gli interessi della collettività con ogni mezzo consentito dalla legge>.
La seduta odierna avrebbe dovuto affrontare anche il Piano acustico, ma il Consiglio, ripreso dopo la sospensione di una quindicina di minuti, è stato aggiornato a domani pomeriggio alle 15.
La nota del Partito democratico sulla seduta di oggi:
“Nessuna marcia indietro sulla stangata parcheggi: i consiglieri di maggioranza, in un silenzio irreale, hanno infatti deciso di respingere l’ordine del giorno con cui i consiglieri della coalizione di centrosinistra guidata da Carlo Costantini avevano chiesto di revocare la delibera che aumenta del 60% il costo dei parcheggi nell’area di risulta e introduce la sosta a pagamento in diverse aree con strisce bianche (Lungomare nord, via Passolanciano, parcheggio via Arapietra, corridoio verde)”.
La proposta è stata respinta con 17 voti contrari e 12 favorevoli: a votare per la revoca della delibera sono stati i consiglieri dei gruppi Partito Democratico, Radici in comune Alleanza verdi sinistra, Movimento 5 stelle, Lista Costantini, Faremo Grande Pescara, del gruppo Misto e dei gruppi civici che fanno capo a Domenico Pettinari, mentre hanno votato contro i consiglieri Luigi Albore Mascia, Sabatino Andreelli, Marcello Antonelli, Stefano Aquilio, Giuseppe Bruno, Roberto Carota, Adamo Scurti, Gianni Santilli, Andrea Salvati, Mariarita Paoni Saccone, Roberto Renzetti, Massimo Pastore, Maria Luigia Montopolino, Loris Mazzioli, Vittoria D’Incecco, Simone D’Angelo e Giuseppina D’Angelo, tutti dei gruppi di centrodestra.