All’Aurum di Pescara la seconda edizione degli “Stati generali del turismo dei territori” ha visto la presenza del Ministro del Turismo Daniela Santanchè. Dati positivi per le presenze turistiche in Abruzzo col settore dell’agriturismo in espansione
Entro fine 2025 dovrebbero superare le 8 milioni: l’exploit più importante registrato dal turismo rurale e la valorizzazione delle aree interne. L’evento, organizzato dalla Regione e da Feries, società leader in Italia nella ricettività rurale articolato in due sezioni: la tavola rotonda con il confronto pubblico della mattina e i workshop tematici rivolti agli operatori del settore il pomeriggio. Un’edizione che guarda ai territori e alla capacità delle comunità locali di generare servizi.
Occasione preziosa per fissare numeri in crescita per il turismo abruzzese: tra il 2019 e il 2024 il settore alberghiero si mantiene stabile con 774 strutture e circa 50.000 posti letto, mentre l’extra-alberghiero registra un’espansione significativa: le strutture passano da 2.420 a 3.582, con un aumento del 48%, e i posti letto crescono da 64.517 a 72.914. In particolare, risultano in crescita gli agriturismi, che salgono da 408 a 456 strutture, con un incremento dei posti letto da 4.860 a 6.160, segnando un’evoluzione importante per il turismo rurale e la valorizzazione delle aree interne.
“Siamo partiti con una grande campagna di comunicazione e promozione in 14 stazioni, tra cui Milano e Roma, per una promozione dei borghi, delle aree interne e delle isole minori, con l’obiettivo di sviluppare il turismo. Noi siamo l’Italia dagli 8.000 comuni e quindi ogni territorio ha una storia da raccontare, delle bellezze da mostrare. Oggi siamo in Abruzzo e, dai dati dell’ultimo periodo, vediamo che è cresciuto in maniera esponenziale con quel turismo che si chiama esperienziale o con quello rurale. E’ questa la strada su cui bisogna andare avanti con le Regioni”. Lo afferma la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, a margine della seconda edizione degli Stati generali del turismo dei territori, organizzati da Regione Abruzzo e Feries.
“In Italia abbiamo 5.600 borghi dove si produce il 95% delle nostre eccellenze enogastronomiche e anche l’Abruzzo ha sviluppato il turismo in questo senso – aggiunge -. C’è un cambiamento di volontà, si vive la vacanza in maniera diversa, come anche i periodi. Stanno crescendo i cosiddetti mesi spalla, come maggio o ottobre, e sta andando bene anche il mese di novembre. Turismo tutto l’anno, turismo di qualità, destagionalizzare – osserva Santanchè – perché vuol dire potere anche stabilizzare il lavoratore del turismo”.
“L’Abruzzo è ancora una volta al centro del dibattito pubblico sull’offerta turistica – ha detto il sottosegretario con delega al Turismo Daniele D’Amario – a conferma del ruolo che la regione ha assunto a livello nazionale. Questo grazie non solo ai numeri registrati negli ultimi anni sulle presenze turistiche, ma anche alla capacità dei territori di generare servizi e creare offerta turistica differenziata. Il boom delle presenze sta tutto in questi elementi e il fatto che si sia scelto l’Abruzzo per la seconda edizione degli Stati generali del turismo dei territori rappresenta un riconoscimento pubblico al lavoro fatto negli ultimi anni”.