Pescara: il CSA segnala mansioni improprie per la Polizia Locale

Ieri in Prefettura a Pescara l’incontro sull’impiego della Polizia Locale in attività e servizi di sicurezza urbana e compiti non propri

Dinanzi al vice Prefetto Ferraccioni sono intervenuti per il Comune il Comandante e il dirigente del personale e per il CSA i coordinatori Mattei e Falzani.
Il CSA, dopo aver rilevato l’assenza dell’organo politico titolare delle funzioni di polizia locale (il sindaco) ha ribadito con forza le proprie richieste:

Aumentare la quota da destinare a previdenza e assistenza complementare, in considerazione del particolare status posseduto dal personale di Polizia Locale.

Non impiegare la Polizia Locale in attività e servizi afferenti alla sicurezza urbana (accattonaggio, bivacco, consumo di alcolici, atti di vandalismo) senza la necessaria partecipazione delle Forze di Polizia, senza direttive formali e chiare, senza formazione operativa, senza dotazione di strumenti di autodifesa.

“IL CSA evidenzia che la Polizia Locale per legge collabora nell’ambito
delle proprie attribuzioni con le Forze di Polizia. – scrive in una nota il CSA RAL
Coordinamento Provinciale Pescara W.F. – La Legge n. 48/2017 non ha trasferito funzioni alla Polizia Locale. È inaccettabile che la Polizia Locale venga, allo stato attuale, chiamata ad intervenire da sola sulle situazioni di accattonaggio, bivacco, consumo di alcolici, atti di vandalismo. La Polizia Locale non ha l’organizzazione, i mezzi, gli strumenti, il contratto e le tutele delle Forze di Polizia.

Il CSA continuerà a mettere in campo ogni iniziativa, in riferimento ai servizi/ attività di sicurezza urbana, per quanto attiene la necessaria collaborazione delle Forze di Polizia e la definizione da parte del Sindaco e del Comandante di direttive formali, della formazione operativa e di strumenti di autotutela”.