Pescara: il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune, presto i lavori sulla filovia

Riprendono i lavori sulla strada parco. Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Pescara. Il 9 dicembre il Tar aveva sentenziato accogliendo il ricorso del Comitato “Strada Parco Bene Comune” contro il progetto della filovia

In anteprima al microfono del Tg8 è il sindaco Masci, esultante, a darne notizia: “Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Pescara quindi ora avanti tutta coi lavori sulla strada parco per la filovia”. Dal Consiglio di Stato giunge la notizia che in molti aspettavano: i lavori per la realizzazione della filovia sulla Strada-Parco possono riprendere ed essere completati. L’organo amministrativo di secondo grado (Sezione Quinta, presidente Francesco Caringella) ha infatti discusso nella giornata di ieri e quindi accolto – in sede giurisdizionale –  l’istanza cautelare, presentata dal Mit (Ministero Infrastrutture e Trasporti), dalla Regione Abruzzo, dalla società TUA (Trasporto unico abruzzese) e dalle amministrazioni comunali di Pescara e Montesilvano, per la riforma della sentenza del Tar Abruzzo che in precedenza si era pronunciato favorevolmente sul ricorso del Comitato “Strada Parco Bene Comune”. Un’ordinanza che ora permette di portare avanti l’importante progettualità destinata, negli obiettivi, a decongestionare il traffico, a collegare in modo efficiente Pescara e Montesilvano, a implementare la sostenibilità ambientale grazie al ricorso a moderni sistemi di trasporto e, quindi, a offrire ai cittadini un servizio di valore.

Nel testo del pronunciamento del Consiglio di Stato pubblicato oggi, che sospende l’efficacia della sentenza del Tar, è palese il riferimento ad aspetti di natura sostanziale e non solo formale quando si evidenzia che “nella contrapposizione tra i due opposti interessi, occorre in questa fase annettere preminenza all’interesse pubblico legato al celere compimento di una pubblica opera che dovrebbe sensibilmente contribuire all’abbassamento dei livelli di congestionamento del traffico stradale e dunque a un miglioramento dello stato di inquinamento ambientale”.
Ma il collegio va anche oltre e, sebbene in fase cautelare, argomenta sulla presenza, tra i motivi di appello, “di un sufficiente fumus di fondatezza sia sotto il profilo della legittimazione a ricorrere, sia sotto il profilo delle questioni di merito sollevate (nulla osta alla sicurezza progettuale e non assoggettabilità a VIA della variante in discussione)”.

La notizia è stata accolta con soddisfazione da tutti i soggetti istituzionali coinvolti nell’istanza cautelare, Il sindaco del capoluogo adriatico, Carlo Masci, ha affermato: “Sapevamo di avere ragione, perché Pescara e tutta quest’area puntano sull’innovazione e hanno bisogno di un sistema di trasporto pubblico adeguato e moderno, che dia le riposte che il nostro territorio merita. Abbiamo aspettato già troppo tempo perché  mentre altrove si corre, e cito il caso di Milano dove proprio in questi giorni sono stati festeggiati i 115 anni della filovia, noi invece abbiamo dovuto celebrare i 25 anni di ricorsi contro la filovia e contro la modernizzazione che questa rappresenta per Pescara. Oggi chiudiamo una pagina nera, per ciò che mi riguarda, e ne apriamo un’altra, bella e positiva, in cui la nostra città potrà avere un servizio idoneo e appropriato che consenta ad esempio a un giovane o a un anziano di Montesilvano di venire agevolmente a Pescara, all’università, allo stadio, piuttosto che all’ospedale, con un mezzo pubblico, senza inquinare e senza compiere un percorso a ostacoli tra le auto. Guardiamo avanti positivamente, e dimentichiamo i grandi condizionamenti intorno a questa infrastruttura che hanno impedito una quota importante dello sviluppo di Pescara. Lo dico da cittadino e non solo da sindaco attuale, perché questa vicenda della strada parco è durata più di 25 anni e tutti i sindaci, del resto, avevano preso nelle loro decisioni una precisa direzione. Gli ostacoli sono stati tanti, ma oggi possiamo davvero tirare un sospiro di sollievo ed essere felici”.

In queste ore i rappresentanti istituzionali terranno un incontro con gli uffici tecnici per affrontare il nuovo corso dell’iter di realizzazione delle opere alla luce del pronunciamento di sospensiva emesso dal Consiglio di Stato.

lungo la strada parco e nelle altre zone di Pescara”.

Comunicato stampa Presidente Consiglio regionale Sospiri su decisione Consiglio di Stato per filovia

 Il pronunciamento del Consiglio di Stato che ha sospeso la sentenza del Tar sulla filovia, consentendo la ripresa dei lavori, rappresenta una decisione logica, puntuale e che tutela il pubblico interesse. Ora basta con i ‘no’ pregiudiziali a qualunque opera si tenti di realizzare per lo sviluppo di Pescara. E soprattutto consideriamo il pronunciamento odierno come la spinta ad andare avanti per ottenere i fondi necessari per i lotti di completamento. La filovia si farà, e sono anche convinto che riusciremo a portare a termine l’iniziativa prima della scadenza del mandato del centrodestra che ha sempre difeso un progetto dettato non da interessi di parte, ma dal semplice buonsenso di chi della parola ‘sostenibilità ambientale’ sta facendo una regola di vita, e non un semplice riempitivo privo di sostanza”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando la sospensiva decisa dal Consiglio di Stato rispetto alla sentenza del Tar che, in attesa del merito fissato per luglio, permetterà la ripresa dei lavori della filovia.

“Sono trascorsi più di trent’anni da quando Pescara ha iniziato a sognare la sua filovia – ha ricordato il Presidente Sospiri -, ovvero la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico di massa su linea elettrica a impatto zero, che, grazie all’intuizione del sottosegretario alle Infrastrutture Nino Sospiri, avrebbe goduto anche di un percorso dedicato e riservato, sfruttando l’ex tracciato ferroviario dismesso da decenni e che comunque rappresentava una ferita che divideva la città. Quell’intuizione si è tradotta, all’epoca, in finanziamenti Cipe che hanno permesso di riqualificare il tracciato, dando vita all’odierna via Castellamare, da qualcuno ribattezzata ‘strada-parco’ perché al percorso lineare riservato alla filovia si affiancano aiuole e percorsi ciclabili e pedonali, ma di fatto quell’asse non è nato né è mai stato, né tantomeno mai sarà un parco. La sua destinazione è quella di collegare in modo veloce due città, Montesilvano e Pescara, permettendo di abbattere la percorrenza dei mezzi pubblici, senza inquinare, e di rappresentare una valida alternativa alle auto private, peraltro anche consentendo di alleggerire e sgravare altre strade parallele, come viale Bovio-via Nazionale Adriatica nord e la stessa riviera nord, dal passaggio degli autobus di vecchia generazione. Sul tema si sono aperti dibattiti, contese, polemiche, tentativi di bloccare le procedure, nel frattempo il cantiere è andato avanti, e il centrodestra che ha sempre difeso l’opera e la sua validità hanno tentato anche di trovare punti di incontro con il ‘Consiglio di guerra alla filovia’, procedendo anche con gli adeguamenti di cantiere, come la costruzione di nuove pensiline, l’abbattimento di barriere architettoniche legate all’altezza dei marciapiedi, per rendere pienamente e collettivamente fruibile la filovia. Dettagli su cui anche e soprattutto il Ministero alle Infrastrutture e Lavori pubblici ha dato l’ok definitivo. Nel frattempo – ha aggiunto il Presidente Sospiri – è cambiato anche il clima tutt’attorno al tema della mobilità sostenibile di cui la filovia di Pescara è un simbolo di lungimiranza: oggi il transito dei filobus, così come il sistema del Bus Rapid Transport-BRT, non è più oggetto di discussione, ma sono, entrambe le opere, unanimemente considerate necessarie in una città che punta a garantire qualità della vita ai propri cittadini. Abbiamo sempre creduto nella possibilità di ribaltare la sentenza del Tar e oggi la decisione del Consiglio di Stato è una spinta ad andare avanti e a chiedere e ottenere anche i fondi necessari per i lotti di completamento”.

Strada Parco: Comitato, scelta ‘politica’, cittadini umiliati

“Con una ordinanza ‘politica’, assunta nel nome dei cittadini consapevoli di Pescara, umiliati e beffati, il Consiglio di Stato ha stracciato le 51 pagine della sentenza lungimirante del Tar Abruzzo. I cittadini non hanno voce e vanno trattati alla stregua di sudditi beoti, contribuenti e assenzienti”. Lo afferma il Comitato “Strada parco bene comune” a proposito della decisione del Consiglio di Stato, che ha accolto l’istanza cautelare presentata dal Comune di Pescara, dal Comune di Montesilvano, dalla Regione Abruzzo e dal Ministero contro la sentenza del Tar. “Ha prevalso “l’interesse pubblico”, così recita il dispositivo del Consiglio di Stato, benché violato e compromesso da un’opera ‘privata’ in odore di ‘truffa aggravata con frode nelle pubbliche forniture’ e ‘falso’, che ha smarrito (nel tempo immemore) tutte le prerogative del Trm indicate nella Legge finanziatrice e che, nella realtà fattuale – scrive il comitato – non avrà alcuna utilità marginale per il trasporto rapido di massa in sede propria. La Filovia s’ha da fare ‘a tutti i costi’. Anche violando leggi e regolamenti di un Paese che, in tutta evidenza, non è uno Stato di diritto nella piena accezione del termine”. “Neppure i presidi di sicurezza dell’impianto, venuti clamorosamente meno dopo reiterati tentativi di affermazioni false e fuorvianti – aggiungono i cittadini – sono stati in alcun modo sufficienti a muovere le coscienze irremovibili del Collegio giudicante. Hanno vinto Carlo Masci e Lorenzo Sospiri, a spese dei cittadini raggirati. I quali esponenti politici di riguardo (occorre dar loro atto), fin dalla prima ora hanno sostenuto a spada tratta come il Tar di Pescara pubblichi le sentenze ponderose e il Consiglio di Stato si diletti a riformarle sistematicamente, in tutta evidenza senza leggerle con la dovuta attenzione: visto il tempo fulmineo dedicato alla decisione superficiale assunta. Ma tant’è. Congratulazioni vivissime ai vincitori, onore e merito ai vinti”- Il Comitato ‘Strada parco bene comune’, si legge ancora, “ha provato con le migliori energie disponibili a liberare Pescara dal ritorno della Ferrovia nel ‘Cuore’ nevralgico della Città. Spiace moltissimo di non essere riusciti a tanto, consapevoli come siamo dei disagi che quel vettore convenzionale a ‘guida
manuale’, imposto sui principali Viali della Città contro la volontà dei potenziali fruitori del servizio a vantaggio prevalente dell’appaltatore inadempiente, procurerà alla qualità della vita delle future generazioni”- “Chiusa dolorosamente questa battaglia sul piano giuridico, non vorrà dire che si sarà persa la guerra. Ora, l’attività di sorveglianza certosina tipica del Comitato si soffermerà sulla lunga fase dei collaudi Ansfisa. E lì – conclude la nota – ne vedremo delle belle”.