Pescara, ieri sera la prima ronda in zona Fontanelle

ronda pettinari

Era composta da una trentina di persone la ronda che ieri sera ha percorso via Caduti per servizio e dintorni, a Pescara

Le cosiddette ronde della legalità sono state organizzate dopo i recenti episodi incendiari che hanno fatto ripiombare nel terrore i cittadini del quartiere.

“Otto incendi in soli 14 giorni – ha dichiarato il candidato civico Domenico Pettinari hanno spinto 30 cittadini che, nonostante la paura, hanno trovato il coraggio di scendere in strada assieme al sottoscritto. L’azione rappresenta un segnale importante che le istituzioni non possono ignorare. Replicheremo il servizio questa sera, con partenza sempre alle 21,30 davanti la sede dell’associazione Insieme per Fontanelle. Ieri sera abbiamo attuato punti mobili di osservazione del quartiere. I ragazzi più giovani sono rimasti anche nella notte. Questa manifestazione serve principalmente per ribadire con forza la nostra richiesta: una unità fissa delle forze dell’ordine che possa garantire un servizio h24, anche con l’ausilio dell’operazione strade sicure e il potenziamento del sistema di video sorveglianza”.

Un intero quartiere ostaggio di un ignoto piromane che in un paio di settimane ha già compiuto una decina di attentati incendiari. Siamo a Fontanelle, alla periferia ovest di Pescara. Qui c’è poca voglia di parlare e di apparire, piuttosto di agire per interrompere questa perversa catena. Decine di posti di blocco tra Polizia Municipale, Carabinieri e Polizia, ronde notturne da giorni, non hanno scoraggiato l’ignoto, alcune descrizioni parlano di un ragazzo vestito di nero che solo due giorni fa si è fatto notare dando alle fiamme uno scooter.

Alla ronda di ieri sera hanno partecipato anche alcuni politici locali, in solidarietà alla popolazione del quartiere:

“Bisogna tornare alle postazioni fisse H24 di 12 anni fa – suggerisce Pettinari – quando una serie di atti violenti minarono la tranquillità del quartiere. Qui c’è qualcosa sul sistema sicurezza che non funziona, e mi rivolgo principalmente alle Forze dell’Ordine, ma anche all’Amministrazione Comunale.”

Intanto, durante la ronda tra i palazzi di Fontanelle, inattesa alleanza con la nutrita comunità Rom, in passato in forte contrasto con i residenti, ma oggi al loro fianco in questa battaglia. Non vogliono essere ripresi dalle telecamere e non vogliono rilasciare interviste, ma si dicono vittime di questa assurda situazione. Giorni fa un loro motorino è stato bruciato nei pressi della palazzina dove è stato dato alle fiamme il contatore della luce, creando un grave pericolo per i condomini, tra questi numerose famiglie rom anche con bambini piccoli. “Speriamo che arrivino a prenderlo per prima le Forze dell’ordine – dicono al microfono spento del giornalista di Rete8 Luca Pompei  – perché se lo prendiamo noi…”

Le indagini proseguono sulla base di alcune immagini, non nitidissime, colte dalle telecamere di video sorveglianza. Non è esclusa nessuna pista, anche se al momento prevale quella legata allo squilibrato o, in seconda battuta, a un piano per destabilizzare una delle più note piazze di spaccio della città da parte di qualche gruppo malavitoso concorrente.