Formalizzato oggi a Pescara il protocollo d’intesa anti evasione fiscale che rafforza la collaborazione tra Procura, Centro Operativo e Guardia di finanza
A sottoscriverne i contenuti, nella sede del Comando Provinciale della Guardia di finanza, il Procuratore Capo della Repubblica di Pescara Giuseppe Bellelli, la direttrice del Centro Operativo dell’Agenzia delle Entrate di Pescara Tiziana Capaldo e il comandante provinciale della Guardia di finanza di Pescara Giuseppe Lopez.
Il protocollo si prefigge, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di creare uno strumento strategico per rafforzare la lotta contro l’evasione fiscale e le frodi economico-finanziarie commesse da residenti all’estero. L’intesa migliora il coordinamento investigativo tra autorità giudiziaria, polizia economico-finanziaria e amministrazione fiscale, fluidificando lo scambio di informazioni al fine di accelerare le indagini sia ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto che delle Imposte Dirette.
Ormai i rapporti commerciali e le movimentazioni di capitali si realizzano oltre i confini nazionali con estrema facilità. Il commercio elettronico si sta sviluppando rapidamente: nel 2024 l’e-commerce in Europa ha registrato un fatturato totale di 570 miliardi di euro; entro il 2029 si prevede che raggiunga un fatturato di oltre 875 miliardi di euro e che il numero di utenti salga a 446 milioni.
“Per questo – si legge nella nota della Finanza – era necessario riorganizzare i rapporti istituzionali per rendere più efficace la lotta alla criminalità economico finanziaria anche nei confronti dei soggetti economici non residenti. L’utilizzo dei cosiddetti marketplace, inoltre, consente alle imprese di accedere contemporaneamente a diversi mercati nazionali ed in questo senso sono aumentate esponenzialmente le vendite dirette di prodotti dall’estero operate da consumatori italiani. L’IVA sulle vendite e-commerce ai consumatori europei è comunque sempre dovuta nello stato di destinazione dei prodotti, pertanto un’impresa straniera (non residente) deve identificarsi nei vari Paesi in cui opera. Ovvero adempiere i relativi obblighi IVA identificandosi in un solo Stato membro tramite uno sportello unico, che in Italia è costituito presso il Centro Operativo di Pescara.
Questa nuova collaborazione completa quindi il dispositivo di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, concentrando l’attenzione su possibili fenomeni di evasione, elusione o frode fiscale commessi da soggetti non residenti anche mediante piattaforme elettroniche.
Il presente protocollo pertanto individua direttive e istruzioni operative che rendono più efficace la cooperazione tra Autorità Giudiziaria, Guardia di finanza e Agenzia delle Entrate, al fine di ottimizzare il collegamento tra le procedure di verifica fiscale, il successivo accertamento dei tributi, unitamente ai suoi sviluppi procedimentali, e le indagini concernenti i reati tributari”.
