Pescara: elezioni parziali, ricorso del centrosinistra. Masci: al voto subito

In merito alle elezioni parziali in 27 su 170 sezioni di Pescara, il centrosinistra presenta ricorso contro sentenza Tar, anche per sospensiva su voto estivo. Masci: “Al voto subito”

Il centrosinistra di Pescara presenta il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha annullato l’esito delle elezioni 2024, disponendo un nuovo voto in 27 delle 170 sezioni cittadine. L’obiettivo è annullare l’esito della tornata elettorale dello scorso anno affinché l’intera città torni al voto.
Contestualmente verrà richiesta la sospensiva del provvedimento del Prefetto che ha disposto le elezioni parziali per il 24 e 25 agosto prossimi. Lo hanno annunciato le stesse forze di centrosinistra al termine di una riunione conclusasi in serata.

“La situazione dopo la sentenza del Tar abruzzese è a nostro giudizio gravissima – dicono Pd, M5s, Avs e liste civiche – Masci e la destra nazionale provano a sminuire maldestramente le pesanti irregolarità. Noi invece crediamo che tornare al voto solamente in 27 sezioni sarebbe un errore perché lascerebbe troppe ombre sull’esito complessivo delle scorse elezioni amministrative. Per questo, oggi, la coalizione di centrosinistra e le liste civiche di Pescara, insieme ai rispettivi regionali, hanno ufficialmente deciso di procedere con il ricorso al Consiglio di Stato per ridare a tutte e tutti i cittadini il diritto di scegliere in modo libero e trasparente il destino della propria città.
Questo perché crediamo che non si possa ulteriormente minare la credibilità delle istituzioni nel rapporto tra cittadini e propri eletti. Inoltre, proprio perché vorremmo ci sia la massima partecipazione al voto, chiederemo la sospensiva per le date del 24 e del 25 agosto, sia perché in caso contrario potrebbe rivelarsi inutile lo stesso appello, sia perché vogliamo che i pescaresi vadano a votare e la settimana dopo Ferragosto integrerebbe un ulteriore vulnus ai danni dei cittadini che intendono esercitare il loro diritto di voto. Nelle prossime ore – conclude il centrosinistra – convocheremo una conferenza stampa per illustrare meglio il ricorso”.

Di diverso avviso il sindaco Carlo Masci, intenzionato ad andare al voto subito. Saranno consultati dalla maggioranza gli avvocati ma il primo cittadino è perentorio:

“In caso di ricorso alla sospensiva ne chiederò ai miei il ritiro. Alla sinistra-cinquestelle pescarese non va bene niente: non va bene la sentenza del Tar, non va bene il voto degli elettori del 2024 e non va bene neppure il lavoro di tutti i 170 presidenti di seggio impegnati alle elezioni comunali del 2024. L’unica cosa che interessa all’opposizione è offendere e calunniare il centro-destra, accusandolo in maniera prepotente, pretestuosa e falsa di fatti totalmente inesistenti, vale a dire i presunti brogli elettorali a cui ha fatto riferimento dopo la sentenza che, invece, non li ha accertati. E così ora la minoranza annuncia un ricorso al Consiglio di Stato,  dimostrando ancora una volta di essere allergica alle elezioni, e d’altronde nelle ultime tornate elettorali è stata sistematicamente e sonoramente sconfitta.
Dopo la sentenza del Tar la sinistra pentastellata ha detto che si trattava di una vittoria di Pescara e dei pescaresi e ha imbastito una sorta di processo di piazza, come se io fossi colpevole degli errori formali dei presidenti di seggio che hanno portato all’annullamento delle elezioni in 27 sezioni, e ha subito detto che si doveva tornare alle urne. Ora, però, terrorizzata dall’imminente voto dei cittadini in queste 27 sezioni, stabilito dal Tar e disposto in maniera consequenziale dal Prefetto, ha cominciato a fare retromarcia adducendo che la sentenza è sbagliata e che quindi il voto va bloccato, che le elezioni del 2024 vanno annullate in toto. Come succede sempre, la sinistra-cinquestelle, non potendo arrivare al potere attraverso il libero voto dei cittadini, cerca tutte le strade possibili per impedire al centro-destra di amministrare. Eppure i risultati del voto del 2024 sono chiarissimi, non ci sono dubbi sulla volontà degli elettori che mi hanno eletto sindaco per la seconda volta al primo turno. Invece, questa opposizione litigiosa mette di nuovo in discussione l’elezione di un sindaco che ha staccato il primo dei suoi avversari di oltre 10mila voti, e lo fa utilizzando gli errori dei presidenti, che ci sono sempre stati e sempre ci saranno, in ogni elezione.
Anche a noi non convince affatto quella sentenza, anche noi faremo appello al Consiglio di Stato, come abbiamo detto dal primo giorno, per far affermare la giustizia e confermare il libero voto dei cittadini del 2024 e perché non possiamo accettare impunemente le offese e le  calunnie di questa sinistra, in coppia con i cinquestelle. Ma per cancellare qualsiasi dubbio, la strada maestra resta quella del voto immediato, senza bloccare l’attività del Comune. Il mio avversario della sinistra-cinquestelle dice che “non dobbiamo avere paura”, il che appare come una battuta da bar: noi non abbiamo paura né della verità, emersa dalle urne, né del prossimo voto, già fissato, né tantomeno del Consiglio di Stato, anzi viene da pensare che l’unico ad aver paura sia lui, che è stato già pesantemente bocciato dagli elettori e ora fugge dal voto di agosto. Se questa storia  non fosse drammatica per la città, ci verrebbe da pensare che stiamo su “Scherzi a parte”. Noi siamo pronti al ritorno alle urne il 24 e 25 agosto, per voltare questa tristissima pagina. Inoltre, chiediamo ufficialmente all’opposizione di non trincerarsi dietro a un arzigogolo giuridico, di non fuggire dal giudizio degli elettori, e di restituire la parola ai pescaresi, gli unici veri giudici della politica. Saranno i nostri avvocati ad indicarci la strada da seguire nel ricorso al Consiglio di Stato ma lanciamo sin d’ora un invito chiarissimo al centrosinistra: tutti gli interessati rinuncino alla richiesta di sospensiva, anche il giorno stesso dell’udienza, come siamo disposti a fare noi, per andare al voto subito, alla fine del prossimo mese”.