Pescara: che tristezza quelle aiuole secche accanto al monumento in onore di Flaiano!

Secche e trasandate. Così si mostrano agli occhi di passanti e turisti le due fioriere in pietra ai piedi del monumento dedicato a Flaiano, in piazza Unione.

Non ci vuole un esperto in giardini e botanica per capire che le piante, o meglio ciò che di loro resta, nelle due aiuole sotto il busto di Flaiano non stanno solo patendo il gran caldo di questo agosto rovente. Basta un rapido sguardo per intuirle secche da parecchio e, comunque, abbandonate. E se non versa in condizioni migliori la vicina aiuola, l’aridità delle due fioriere sotto il busto di Ennio Flaiano non spedisce una bella cartolina da un angolo di città sempre molto frequentato anche d’estate. E vogliamo pensare a come la commenterebbe il genio di “coraggio, il meglio è passato”? Una città, la “sua” Pescara, che ogni due, tre anni ciclicamente rialza la voce per riaverne le spoglie in città, poi però non riesce a tenere in vita due piante sotto il monumento a lui intitolato mai peraltro valorizzato anche solo con dei faretti che lo facciano notare.

 

 

Capita, come visto appena ieri sera, che un gruppo di vacanzieri veneti abbia girato incuriosito intorno al busto intuendo chi fosse solo dalla scritta: occhi sgranati e bocche aperte quando letto di chi si trattasse la comitiva, con un pizzico di delusione, è scivolata verso un locale per cenare. Non si può inciampare in un mito del genere, davvero no!

Certi che l’amministrazione comunale correrà ai ripari, voi come pensate la commenterebbe lui, Flaiano? “Non chiedetemi dove andremo a finire perché già ci siamo”  oppure con una qualsiasi delle inimitabili trovate raccolte ne il “Frasario essenziale per passare inosservati in società”?