Per il Partito democratico è il grande bluff sulle tariffe delle mense scolastiche; per il sindaco Carlo Masci è il percorso giusto verso un’alimentazione di qualità con filiera corta e a chilometro zero
A Pescara la delibera sulla refezione scolastica e sugli aumenti delle tariffe anima il dibattito politico nel giorno dell’avvio del nuovo piano che riguarda circa 3.600 alunni delle scuole cittadine, dall’infanzia alla secondaria, e quasi 400 insegnanti. Nel mirino dell’opposizione finiscono soprattutto i rincari e quelle che per Piero Giampietro, capogruppo del Pd in Comune, sono bugie e omissioni della giunta Masci.
A difendere la bontà del nuovo piano è il sindaco Carlo Masci che con l’avvio del nuovo ciclo garantisce un aumento della qualità del servizio.
“Il Comune di Pescara è assolutamente disponibile ad andare incontro a quelle famiglie che non hanno presentato l’Isee (entro il 31 dicembre scorso) ai fini della determinazione della tariffa da applicare per il servizio di refezione scolastica che, a partire da domani, sarà gestito dal nuovo concessionario”. L’annuncio arriva dal sindaco di Pescara, Carlo Masci, appena rientrato da Bruxelles. Il primo cittadino, dopo aver sentito l’assessore Valeria Toppetti e aver condiviso con lei il percorso da seguire, ha chiesto ai dirigenti competenti la disponibilità a un supplemento di istruttoria, per accogliere l’Isee di tutti coloro che non lo hanno presentato entro il 31 dicembre 2024, e nelle prossime ore gli uffici lavoreranno per definire tutti gli aspetti tecnici.
“Per fare in modo che le famiglie possano presentare l’Isee, ho chiesto che venga riaperta la possibilità per un paio di settimane di comunicare questo dato, in modo da consentire alle famiglie di determinare la tariffa da applicare per il servizio di refezione scolastica in base a reddito e numero di figli”, dice Masci.
Intanto questa mattina la protesta delle mamme per i rincari si è spostata in comune con una delegazione di genitori pronti a chiedere al sindaco Masci di rivedere le tariffe.