Pescara, aumenti e cantieri: le associazioni chiedono incontro urgente

CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti chiedono un incontro urgente alla Giunta Masci in merito all’aumento delle tariffe e ai numerosi cantieri in città

Le associazioni sollecitano anche l’immediato avvio di un percorso di concertazione con le parti sociali in merito agli aumenti delle tariffe e alla gestione dei cantieri attualmente aperti sul territorio comunale.

Alla richiesta si uniscono la Cisl di Pescara e Adiconsum, che esprimono forte preoccupazione per l’aumento delle tariffe relative all’occupazione del suolo pubblico. Una decisione che rischia di produrre effetti pesantemente negativi sul mercato del lavoro, colpendo in particolare le piccole e micro imprese del commercio, dell’artigianato e dei servizi, già in difficoltà.

L’incremento dei costi fissi, sommato alle criticità legate ai cantieri e alla riduzione dell’accessibilità, potrebbe infatti tradursi in riduzioni degli organici, mancati rinnovi contrattuali e licenziamenti, con un impatto diretto sull’occupazione e sulla qualità del lavoro. Una dinamica che rischia di innescare una spirale negativa: meno attività, meno lavoro stabile, minore capacità di spesa delle famiglie e conseguente aumento dei prezzi dei beni e dei servizi a danno dei consumatori.

In un contesto economico già fragile, la Cisl e l’Adiconsum sottolineano come decisioni di questa portata non possano essere assunte senza un confronto preventivo e strutturato con le parti sociali. La tutela dell’occupazione, del reddito e del tessuto produttivo locale deve rappresentare una priorità per l’amministrazione comunale.

“Con la legge di Bilancio 2026 e il maxiemendamento presentato dal Governo Nazionale, come sollecitato dalla Cisl, l’introduzione del sostegno alla redistribuzione degli utili d’impresa attraverso la partecipazione e la contrattazione decentrata le lavoratrici e i lavoratori vedranno un aumento dei salari.

La tassazione locale non può incidere sui  portafogli delle famiglie pescaresi soprattutto dopo che a livello nazionale sono state approvate misure a sostegno del ceto medio, attraverso la riduzione di due punti della seconda aliquota IRPEF dal 2026, con un meccanismo che esclude i redditi più alti e concentra il beneficio sui lavoratori che sostengono il sistema di welfare del Paese.

Siamo disponibili al dialogo e chiediamo una rapida convocazione da parte della giunta Masci, affinché si possano individuare soluzioni condivise e sostenibili, capaci di evitare ricadute sociali ed occupazionali gravi per la città” scrivono la CISL Pescara l’Adiconsum Abruzzo.