Pescara: attivo Fiom per rinnovo contratto nazionale e referendum

Un attivo particolarmente partecipato all’Auditorium Cerulli di Pescara per la Fiom Cgil Abruzzo e Molise, alla presenza del segretario generale Michele De Palma, per fare il punto sul rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro e i referendum dell’8 e 9 giugno.

Un lungo dialogo tra la giornalista Lilli Mandara e il segretario generale della Fiom Cgil Michele De Palma, dopo gli interventi del segretario generale Cgil Abruzzo e Molise Carmine Ranieri e della segretaria generale Fiom Abruzzo e Molise Natascia Innamorati, per fare il punto su questioni di vitale importanza come il rinnovo del contratto collettivo nazionale e il referendum dei prossimi 8 e 9 giugno. Nell’attivo Fiom di questa mattina a Pescara, all’Auditorium Cerulli, davanti a delegati provenienti da tutto Abruzzo e Molise, il forte richiamo alle battaglie in corso su vari fronti, arrivando, perfino, a citare in tono positivo l’odiato Draghi quando sottolineava la necessità di aumentare i salari per accrescere il potere d’acquisto e di conseguenza rivitalizzare il mercato:

“Ci sono paesi europei come la Germania – dice Michele De Palma – che investono 500 miliardi per il settore Industria, noi avevamo 8 miliardi per l’automotive e sono stati cancellati. Bisogna tornare con decisione alle contrattazioni, sederci al tavolo e individuare soluzioni a cominciare dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro e su questo siamo chiamati a sollecitare in modo assiduo il Governo.”

“E’ necessario un sindacato forte per contrastare le non scelte fatte in Abruzzo – entra nello specifico locale Natascia Innamorati – aspettiamo ancora politiche per l’automotive e intanto aumentano le vertenze, l’ultima quella della Pierburg di Lanciano dove ci sono a rischio 130 posti di lavoro. Per non parlare delle tante aziende che si stanno riconvertendo nel settore bellico mettendo a rischio ulteriori professionalità.”

C’è poi la questione referendum dell’8 e 9 giugno, 4 quesiti su 5 riguardano il mondo del lavoro e soprattutto il ritorno a diritti concreti per tutti i lavoratori:

“C’è chi dice che è maglio starsene a casa – incalza De Palma – forze perché hanno paura che le persone possano avere la libertà di decidere della propria vita, specie nei luoghi di lavoro e non essere più ricattati.”

“4 quesiti su 5 sul tema del lavoro – spiega ancora la Innamorati – contro chi ha precarizzato il mondo del lavoro, pensiamo ai licenziamenti illegittimi o alla mancanza di tutele nelle piccole e medie imprese. l’8 e 9 giugno abbiamo la possibilità di ribaltare tutto questo, ecco perché è importante andare a votare e invitare tutti a votare.”

 

Luca Pompei: