Pescara, in carcere l’automobilista ubriaco che ha ucciso una 43enne

Ubriaco alla guida travolge e uccide donna in bici, arrestato È successo a Pescara. L’uomo era ai domiciliari, ora in carcere

È stato arrestato ed è in carcere per omicidio stradale e altri reati il 37enne che, alla guida della sua automobile, nel tardo pomeriggio di ieri, a Pescara, in zona Portanuova, ha travolto una bici elettrica guidata da una donna di 43 anni, morta sul colpo. Sulla vicenda c’è il massimo riserbo da parte degli inquirenti, ma sembra che l’uomo, al momento dello scontro, fosse ubriaco, senza patente e agli arresti domiciliari. Subito dopo l’incidente si era anche allontanato, ma è stato rintracciato rapidamente dalla Polizia locale, che si sta occupando dei rilievi e degli accertamenti. Lo scontro è avvenuto in via Rio Sparto. La bici elettrica su cui viaggiava la donna – Valeria Di Lorenzo, 43 anni, del posto
– è stata travolta dall’auto, una Mercedes Classe A, nei pressi di un attraversamento ciclopedonale. Non è escluso che il veicolo, in quegli istanti, stesse sorpassando a velocità sostenuta altri mezzi che avevano lasciato passare la bicicletta. Violentissimo l’impatto, tanto che nell’urto la donna ha infranto il parabrezza dell’auto, mentre la bici, distrutta, è finita a diversi metri di distanza. La Polizia locale, dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti, sta visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona, per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Si attende inoltre l’esito degli esami tossicologici, per appurare se l’uomo si fosse messo alla guida anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Titolare del fascicolo è la pm Fabiana Rapino.

Ciclista uccisa da auto a Pescara: Masci, riflettere su rispetto Codice della Strada e vita altrui

“È una morte inaccettabile, sulle cui cause e responsabilità sta lavorando chi è deputato a farlo, ma che dovrebbe spingere tutti ad una riflessione sul rispetto del Codice della strada, che è inderogabile, e al rispetto per la vita propria e per quella degli altri, altrettanto
inderogabile”. Così il sindaco di Pescara, Carlo Masci, sull’incidente mortale di ieri con vittima una donna, travolta e uccisa da un’auto mentre era in sella a una bici elettrica; il conducente dell’auto era ubriaco ed è stato arrestato per omicidio stradale.
“Mi sento in dovere – sottolinea il sindaco – di chiedere questo rispetto per le regole e per la comunità a tutti, dagli automobilisti, ai motociclisti, ai conducenti di camion e di autobus, ai pedoni, ai ciclisti, a chi usa i monopattini, e in particolare penso a coloro che spesso appaiono disattenti, distratti se non ‘altrove’ con la testa, che smanettano con il telefonino o che addirittura si infuriano con gli altri utenti
della strada fino ad urlare e discutere”. “Pescara piange un’altra giovane vita – aggiunge Masci -, una donna strappata ai suoi affetti, alla sua famiglia mentre si spostava sulle strade della nostra città. Di fronte a queste tragedie, di fronte alla morte, si resta sbigottiti e si pensa
che in effetti bisognerebbe usare maggiore prudenza sulle strade. Ma queste riflessioni vanno fatte non solo oggi, non solo dopo una tragedia, bensì ogni volta che ci si mette alla guida, ogni volta che si pigia troppo sull’acceleratore, che si usa il telefonino per un messaggino o per uno squillo al volo mentre si è alla guida. Ci si dovrebbe pensare ogni volta che si commette una infrazione o che ci si mette al volante senza essere pienamente lucidi. È un dovere, lo dobbiamo a tutti coloro che non ci sono più, a tutte le vittime della strada, perché non è assolutamente accettabile che questa tristissima lista diventi sempre più corposa”.

 

Fabio Lussoso: