Nell’ambito del contrasto alla spaccio di stupefacenti la Polizia di Pescara ha arrestato una coppia del posto in possesso di varie droghe
I due, un 44enne e una 43enne, sono stati trovati nella loro abitazione con 33 g. di cocaina/crack, 34,3 di hashish e 0,2 g di eroina, oltre ad un bilancino e materiale da confezionamento.
I poliziotti della Squadra Mobile erano sulle tracce di un uomo, arrestato in passato per reati in materia di stupefacenti. Nel corso di un pedinamento lo hanno notato mentre, a bordo di un monopattino, si incontrava con più persone in circostanze sospette, motivo per cui lo hanno fermato per un controllo trovandolo in possesso di due dosi di cocaina.
Ritenuto che la sostanza non fosse destinata all’uso personale, il personale della Mobile ha deciso di effettuare una perquisizione per controllare se avesse altra droga in casa. Nell’abitazione è stata trovata la compagna del 44enne mentre era intenta a confezionare altre dosi di cocaina e crack, oltre al restante materiale sopra menzionato. I due, pertanto, sono stati tratti in arresto.
In un’altra operazione antidroga, i poliziotti della Squadra Mobile hanno perquisito l’abitazione di una donna di Montesilvano, pregiudicata per reati in materia di stupefacenti, ritenendo che avesse ripreso l’attività.
Gli investigatori non hanno trovato sostanza stupefacente, ma ben 162.600 euro in contanti, suddivisi in cinque plichi sigillati e occultati all’interno di una cassaforte a muro nascosta dietro un armadio, in camera da letto.
La donna, priva di attività lavorativa, non ha saputo giustificare la provenienza del denaro. Pertanto l’intera somma è stata sottoposta a sequestro in quanto ritenuta verosimile provento dell’attività di spaccio di stupefacenti.
La Procura della Repubblica di Pescara ha quindi richiesto la convalida del sequestro evidenziando sia la verosimile provenienza delittuosa che il pericolo derivante dalla possibilità di reinvestire tale denaro nel circuito dello spaccio.
Le argomentazioni della Procura sono state condivise dal GIP di Pescara che ha infine emesso il decreto di sequestro preventivo.
