All’ospedale di Pescara è stato aggredito un infermiere nel reparto di Ortopedia: la direzione ASL esprime solidarietà
La Direzione della ASL di Pescara ha appreso “con profonda indignazione” dell’episodio di violenza avvenuto oggi nel reparto di Ortopedia dell’Ospedale Santo Spirito. Un familiare di una paziente ricoverata ha aggredito un infermiere in servizio, colpendolo con violenza. All’origine dell’aggressione ci sarebbero futili motivi. L’aggressore, 50 anni, è stato poi denunciato dalla polizia. Secondo una prima ricostruzione avrebbe spinto a terra l’operatore e poi lo avrebbe colpito con un calcio.
Lanciato l’allarme, sul posto sono intervenuti prima gli addetti alla sicurezza dell’ospedale e poi gli agenti della squadra Volante della questura, coordinati dal dirigente Pierpaolo Varrasso. L’infermiere, un giovane, estremamente scosso per l’accaduto, è stato poi visitato dal personale sanitario, ma non ha riportato conseguenze fisiche significative.
La ASL ha ringraziato le forze dell’ordine e il personale ospedaliero per la prontezza dimostrata nell’intervento:
«Un’aggressione a un operatore sanitario è un atto vile e inaccettabile – ha detto il direttore generale della ASL di Pescara Vero Michitelli –. Non si può tollerare che chi dedica la propria vita alla cura e alla tutela della salute venga colpito mentre svolge il proprio lavoro. Esprimo la massima solidarietà all’infermiere aggredito, ai colleghi del reparto e a tutto il personale sanitario che ogni giorno opera con competenza, responsabilità e spirito di servizio. La violenza non ha alcuna giustificazione e va condannata con fermezza».
La direzione strategica della ASL di Pescara ribadisce il proprio impegno a “garantire la massima sicurezza all’interno degli ospedali e dei distretti sanitari, potenziando le misure di prevenzione e promuovendo una cultura del rispetto verso chi presta assistenza, affinché episodi come questo non si ripetano più”.
