Perdonanza L’Aquila: 4000 accessi all’infopoint, ma soggiorni in calo

Dal Comune dell’Aquila i dati sulla Perdonanza appena conclusa: quasi 4 mila persone hanno avuto accesso all’infopoint, ma non è tutto oro quello che riluce

Ad agosto si è registrato il maggior numero di accessi. “A L’Aquila sono arrivati turisti anche da fuori regione, a testimonianza che la Perdonanza ormai è una manifestazione sempre più conosciuta” hanno sottolineato il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore al turismo Ersilia Lancia.

In effetti in città il movimento c’era e si vedeva. La stagione è andata bene anche secondo gli albergatori, tuttavia peggio rispetto agli altri anni, come afferma il presidente di Cna Turismo Roberto Laglia.

“In agosto, ad esempio, si è registrato come da previsioni un lieve calo dell’occupazione media (-10%) e del soggiorno medio. Gli arrivi sono in linea con lo scorso anno e sono aumentate le partenze, a conferma a di soggiorni più brevi”.

I ricavi, secondo gli albergatori, sono in linea con lo scorso anno, grazie a tariffe leggermente più alte per compensare in parte l’inflazione e come piccolo premio per chi ha voluto investire nel rinnovamento delle strutture ricettive.

Questo però non si traduce automaticamente in conferma o aumento degli utili, poiché anche le camere vuote hanno un costo e non è detto venga compensato dai maggiori ricavi.

“Per la Perdonanza in particolare, ha spiegato Laglia, si conferma un calo dell’occupazione di circa il 10-15 % dei ricavi per la stessa percentuale. Quest’ultimo weekend in particolare, dal 29 al 31 agosto, è stato il peggiore di tutta la stagione a partire da giugno”.

Le probabili cause del calo di occupazione sono i motivi economici e, in piccola parte, il meteo. Per quel che riguarda le strutture ricettive, all’Aquila ci sono 340 camere con un totale di 720 posti letto. Parliamo di un campione, quello rappresentato dalla Cna, pari al 25% dei posti letto totali ufficiali tra alberghiero ed extra alberghiero.

I dati dell’infopoint, ovviamente, sono dati diversi perché ci si rivolgono anche escursionisti o turisti di passaggio, quindi non si traduce automaticamente in presenze negli alberghi. Senza contare le persone che fanno soggiorni brevi in affitto, e non è detto che siano strutture censite dall’ISTAT, o persone che hanno la seconda casa o che si spostano dalla costa per passare una giornata all’Aquila.