Presentata oggi la Croce del Perdono che Arianna De Santis, Dama della croce, porterà in corteo il prossimo 28 agosto. Diretta di Rete8

La croce viene realizzata ogni anno, da 26 anni, dagli orafi aquilani Laura Caliendo e Gabriele Di Mizio. La croce di quest’anno è una vera e propria mappa del perdono, ispirata alla Bolla Spes non confundit con cui Papa Francesco ha indetto l’Anno Santo 2025.
Realizzata in argento 925 placcato oro con la raffinata tecnica della fusione a cera persa, specialità del laboratorio aquilano che consente di ottenere sculture modellate e rifinite. La croce rende omaggio alle 4 figure indicate dal pontefice: San Pietro, San Celestino V, San Giacomo e San Francesco d’Assisi.
Al centro dell’opera c’è un’àncora, metafora della speranza, mentre nella parte inferiore una formella rettangolare ospita cinque pietre che rappresentano i colori simbolici del Giubileo: verde per pace e speranza, azzurro per sicurezza e protezione, giallo per il calore umano e rosso per amore e condivisione.
Come da tradizione, la Croce verrà consegnata dal sindaco al cardinale designato per l’apertura della Porta Santa Pietro Parolin, riaffermando una consuetudine che da oltre vent’anni accompagna la Perdonanza Celestiniana e che quest’anno si intreccia con il messaggio universale del Giubileo 2025.
“Nella Croce del Perdono è stato magistralmente raffigurato l’anno giubilare che stiamo vivendo, in questa croce sono rappresentati luoghi e personaggi della misericordia di Dio. Al centro è stata rappresentata l’ancora, simbolo di Cristo e segno di fortezza e di speranza per l’umanità: particolarmente significativa in un tempo in cui sembra prevalere la fragilità. Ringrazio Laura e Gabriele di aver concretizzato in maniera magistrale l’anno della speranza in un unico dono che sarà apprezzato anche dal Cardinal Parolin quando raggiungerà L’Aquila per l’apertura della Porta Santa”, ha dichiarato l’Arcivescovo Metropolita dell’Aquila, S. E. Mons. Antonio D’Angelo.
Il nostro lavoro è un atto d’amore verso la città – hanno aggiunto Caliendo e Di Mizio –. Ogni anno cerchiamo di dare forma a un messaggio spirituale universale, e quest’opera ci lega idealmente a Roma, Assisi e Santiago, con l’auspicio che L’Aquila continui a essere riconosciuta come crocevia di pellegrinaggi e incontri.”

IL SERVIZIO DEL TG8