Perdonanza 731: prima il sempre suggestivo “Corteo della Bolla” poi l’apertura della Porta Santa

Saranno pure passati 731 anni ma il messaggio di pace, speranza, fratellanza e perdono che Celestino V lasciò in eredità al mondo, cattolico e non, è davvero ancora attuale. Anzi, in questo tempo di guerre lo è ancora di più. Rete8 ha trasmesso in diretta il suggestivo “Corteo della Bolla” e l’apertura della Porta Santa.

Un corteo anche quest’anno molto sentito e partecipato: nonostante i capricci del tempo, che tuttavia regge fino alla messa delle 18.45, si sono ritrovati in tanti per salutare il passaggio dei moltissimi tra figuranti, istituzioni, forze dell’ordine, scolaresche, volontari. C’è chi prega, chi sventola bandiere di pace, chi spiega ai più piccoli cosa significa perdonare e farlo nel nome di Celestino V. Ci sono turisti arrivati da fuori Italia e quelli che, invece, fanno di tutto per essere ogni anno in Abruzzo in queste ore così solenni. C’è il Corteo della Bolla, la lettura del messaggio di Celestino ai fedeli di tutta la terra, la Messa e poi l’emozione dell’apertura della Porta Santa. C’è la diretta di Rete8  che ha permesso di seguire il giorno più rappresentativo della Perdonanza anche da lontano.

  ( il momento della toccante apertura della Porta Santa )

“Ho sempre avuto un interesse particolare per la figura di Papa Celestino V e per l’opera da lui svolta, in particolare appunto per l’istituzione di questo momento di perdono e poi per l’attualità di questo messaggio tenendo conto della situazione di conflitto che viviamo nel mondo intero ormai”. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin appena arrivato all’Aquila per celebrare la messa che precede l’apertura della Porta Santa, in occasione della 731/a Perdonanza Celestiniana.

“Quello che Papa Francesco chiamava la terza guerra mondiale a pezzi – ha detto – sta diventando sempre più crudele come vediamo nei vari scenari. Questo messaggio del perdono come via alla pace credo che rivesta oggi di grandissima attualità e quindi vale la pena di riproporlo, perché la pace nasce prima di tutto da un cuore pacificato, che è un cuore perdonato da Dio e che sa perdonare anche gli altri, che sa dare e ricevere perdono”.

1700 partecipanti, 800 in abiti storici medievali, tra i quali i figuranti dei gruppi storici locali e di altre città provenienti da tutta Italia, Rieti e Assisi in primis: 600 rappresentanti delle istituzioni e autorità civili e 300 in rappresentanza di associazioni e gruppi che accompagnano il documento redatto da Papa Celestino V , nel 1294, con cui veniva istituita l’indulgenza plenaria. Questi i numeri, alcuni, della Perdonanza 2025.

 

La diretta di Rete8 anche quest’anno è a cura del direttore Perantuono  accompagnato nei commenti dal giornalista Angelo De Nicola: cenni storici, testimonianze, tradizioni e riflessioni sulla figura papale di Celestino capace di dimettersi appena 4 mesi dopo la fumata bianca della sua elezione animato dalla sola certezza di voler fare “l’interesse sommo” della Chiesa di Cristo e dei suoi fedeli. Non serve andare a combattere in Terra Santa: venite a L’Aquila e avrete comunque e fortemente il perdono. 

Un pomeriggio iniziato all’insegna di un tempo decisamente capriccioso: anche all’inizio della nostra diretta Tv  vento e nuvole poi intervallate da forti raggi di sole caldi.

Le interviste ai protagonisti affidate ai colleghi, aquilani doc, Daniela Rosone ed Enrico Giancarli. La collega Rosone ha dato voce ai colleghi del quotidiano Il Centro, Parisse e D’Ascoli, i quali ci hanno illustrato le ben 16 pagine di speciale Perdonanza da sfogliare e conservare nel tempo.

Il collega Giancarli avvicina via via i tantissimi tra politici regionali e non arrivati a L’Aquila per questa giornata che ci fa compiere, ogni anno, un viaggio nel tempo e nella spiritualità. Tra i primi al microfono del Tg8 un emozionato sindaco Biondi e poco dopo il presidente del consiglio regionale Sospiri: nelle parole di entrambi un appello alla pace nel mondo nel segno di CelestinoV.

Commovente il passaggio dell’ex storico sindaco Massimo Cialente nel quale, al microfono del Tg8, ricorda la prima Perdonanza dopo la tragedia del terremoto del 2009: ” Sfilavo solo, sentivo addosso tutto il senso del significato potentissimo che quell’anno il messaggio di Celestino sembrava urlare forte al popolo aquilano ferito dalle tanti morti sotto quelle macerie ma pronto a rialzarsi. La città non era nemmeno ancora puntellata e il silenzio era enorme!”.

Nelle foto che seguono diversi angoli e protagonisti, anch’essi, del Corteo: le forze dell’ordine, i vigili del fuoco applauditi con commozione per quanto fecero sotto le macerie del 6 aprile 2009, e poi ancora i figuranti, gli sbandieratori e le tante persone lungo le strade di una città partecipe.

Prima della partenza, alle 15:15, Fausta Bergamotto, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy in rappresentanza del Governo, ha passato in rassegna il picchetto d’onore a Piazza Palazzo. (FOTO)

 

Liris, Sigismondi, Mannetti: a tutti chiediamo come vivono questo giorno e come vedono la città ferita da quel terribile giorno di inizio aprile. Si raccontano tutti emozionati, partecipi, orgogliosi di essere abruzzesi, onorati di un dono come quello di prender parte ad una pagina senza tempo.

Anche nelle parole del senatore Testa l’emozione del poter far parte di un momento così significativo.

Un abito con i colori e i simboli della bandiera della Palestina. Così Simona Giannangeli, consigliera comunale di minoranza del capoluogo (L’Aquila Coraggiosa) ha scelto di sfilare tra le autorità civili del corteo della Perdonanza Celestiniana, iniziativa che precede i riti di apertura della Porta Santa.

E veniamo ai protagonisti del corteo della Bolla che già nei giorni scorsi vi abbiamo presentato: Laura Sette, Dama della Bolla; Alessandro Sette, Giovin Signore; Arianna De Santis, Dama della Croce. La scelta dei tre personaggi principali del Corteo 2025 si ispira al tema della Perdonanza di quest’anno dedicato alle aree interne coinvolte in Capitale italiana della Cultura 2026: il Comune dell’Aquila, il Comune di Rieti e i Comuni del cratere sismico 2009, per il tramite dell’Ufficio speciale. I personaggi scelti rappresentano non solo la tradizione, ma anche una visione di futuro radicata nei valori della comunità.

In questo scatto la Dama della Bolla e il Giovin signore accanto: all’uscita da palazzo di Città ossia nel momento iniziale del loro suggestivo corteo.

Guardate che bel sorriso quello della Dama della Croce seguita da bimbi in abiti rievocativi: la giovane Arianna De Santis.

Ben 120, tra bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni, sfilano al corteo storico mentre in quello civile anche circa 80 tra studenti e docenti che hanno preso parte al progetto “A scuola di Perdonanza 2”, un’iniziativa promossa dal Comitato Perdonanza nei comuni del circondario, in collaborazione con il Comune dell’Aquila e l’Ufficio Scolastico Regionale per diffondere alle nuove generazioni la cultura del “primo Giubileo della storia” e la conoscenza della figura di Papa Celestino V, all’esito della quale gli studenti hanno realizzato disegni e manufatti esposti nella sede municipale di Palazzo Margherita.

 

Il corteo partito dalla sede municipale, ha attraversato corso Vittorio Emanuele, passando per corso Federico II, viale Crispi e viale Collemaggio, fino a raggiungere il prato e la Basilica di Santa Maria di Collemaggio per il conclusivo ed evocativo rito di apertura della Porta Santa.

Alle 18.30 la Messa e dopo, ai vespri (come recita la Bolla Papale di Celestino V), la rituale e tanto attesa apertura della Porta Santa della Basilica.

Barbara Orsini: