Penne: su 1200 lavoratori Brioni oltre 300 a rischio esubero. Per il sindaco di Penne “emergenza sociale”

“Un’emergenza sociale”: così il sindaco di Penne, Mario Semproni, definisce l’annuncio del ridimensionamento degli impianti industriali della Brioni in Abruzzo tra Penne, Montebello di Bertona e Civitella Casanova.

Dopo l’incontro di ieri al Ministero per lo sviluppo economico, il marchio d’abbigliamento maschile di fascia alta – vanto del made in Italy che negli anni ha vestito anche i grandi divi di Hollywood, Brad Pitt l’ultimo testimonial –  ha annunciato un percorso di razionalizzazione dei costi e di ridimensionamento dei siti produttivi abruzzesi, così come contemplato nel piano industriale 2021-2025. Dei circa 1200 lavoratori impiegati dall’azienda sartoriale vestina 320 potrebbero essere a rischio esubero e, dunque, oggetto di un percorso di incentivi all’uscita, alla cassa Covid e al reimpiego.
Una decisione che per l’azienda è frutto del calo di vendite del settore che solo nell’ultimo anno ha fatto registrare una perdita del 30% e che suggerisce una riconversione delle linee produttive, puntando agli accessori per aprirsi a nuove fasce di mercato e dunque a nuovi clienti e nuove tipologie di consumo.
E se da una parte i sindacati attendono informazioni più dettagliate che emergeranno dal tavolo tecnico convocato in Confindustria Chieti Pescara, il sindaco di Penne Mario Semproni si dice profondamente preoccupato per le ripercussioni proiettate da un eventuale ridimensionamento del personale a livello sociale.

«La notizia del numero di esuberi che la Brioni prevede ci è giunta come una doccia fredda», ha dichiarato il sindaco di Penne, Mario Semproni. «Noi ovviamente siamo contrari a questa politica industriale e in qualsiasi maniera vogliamo trovare una soluzione a questo quadro drammatico. Ci teniamo a precisare che la Brioni è un punto dove lavorano tantissimi dipendenti non solo della nostra città, ma anche dell’area vestina, quindi avere un numero di esuberi così elevato procurerebbe al territorio un danno economico irreparabile; molte famiglie verrebbero messe in ginocchio e si creerebbero veri e propri disagi sociali.
Ovviamente questo discorso non può riguardare solo la città di Penne e la Brioni, ma è necessario coinvolgere in questa vicenda soprattutto le istituzioni regionali che non possono tirarsi indietro in questo momento. Già possiamo annunciare che è previsto un incontro con l’amministratore delegato Brioni con il quale affronteremo la vicenda che purtroppo si sta delineando.»

“La Regione è pronta a fare la sua parte nella vertenza Brioni”. Lo afferma l’assessore regionale alle Politiche del lavoro, Pietro Quaresimale, dopo la decisione dell’azienda di Penne di procedere ad una graduale riduzione del personale negli stabilimenti abruzzesi di Penne, Montebello di Bertona e Civitella Casanova. “Ero presente al tavolo promosso dal ministero dello Sviluppo economico – ha detto l’assessore Quaresimale – e ho potuto verificare dalla viva voce dei vertici la linea che intende adottare il marchio di alta moda sul fronte della produzione. È ancora presto per fare valutazioni sullo stato della vertenza, anche se la nota ufficiale dell’azienda conferma il taglio occupazionale. Metteremo in campo ogni azione necessaria e siamo pronti ad attivare iniziative istituzionali che siano in grado di farci capire quali possibilità di negoziazione ci sono con l’azienda”.