Passa anche in Senato l’emendamento Pagano a tutela della Guardia medica. Soddisfazione della Fimmg Abruzzo

Approvato l’emendamento Pagano a tutela dei compensi percepiti dai medici. Soddisfazione in Abruzzo dove dal 2017 le Asl avevano dapprima sospeso il pagamento dell’indennità di rischio e quindi chiesto ai medici di Guardia medica di restituire quanto percepito tra il 2007 ed il 2017 a tale titolo

Anche il Senato ha approvato la legge di conversione del decreto legge del 22.04.2023 n. 44 detto Decreto Pa. Numerosi gli emendamenti apportati all’originario testo del decreto dalla Camera dei deputati, tra i quali spicca la modifica dell’articolo 24-bis del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41. La notizia è particolarmente importante in Abruzzo perché dal 2017 le Asl avevano dapprima sospeso il pagamento dell’indennità di rischio e quindi chiesto ai medici di Guardia medica di restituire quanto percepito tra il 2007 ed il 2017 a tale titolo. Somme in alcuni casi particolarmente ingenti. L’emendamento promosso dal deputato Nazario Pagano (FI), ha consentito di escludere per tutti i medici convenzionati la ripetibilità degli emolumenti pagati in esecuzione di accordi collettivi nazionali di lavoro o integrativi regionali, successivamente dichiarati non dovuti e corrisposti fino al 31 dicembre 2020, esclusione che, precedentemente, era riconosciuta solo personale medico convenzionato addetto al servizio di emergenza-urgenza.

“Grazie agli impegni che la Fimmg regionale si è assunta fin dal 2017″, dice Mauro Petrucci, segretario generale della Fimmg Abruzzo (Federazione italiana medici di medicina generale), “nell’affrontare il tema della indennità di rischio della Guardia medica, ai numerosi incontri con il nostro fiduciario Riccardo Crocetta per cercare di trovare la soluzione giudiziale, stragiudiziale o legislativa, e alla disponibilità e sensibilità dimostrata dall’onorevole Nazario Pagano, anche il Senato ha approvato l’emendamento presentato da Pagano che tutela i compensi percepiti dai medici ponendo fine ad vero incubo”.

Tra le altre cose, l’emendamento ristabilisce il principio di eguaglianza tra categorie di medici convenzionati, consolida i compensi da essi percepiti in applicazione di contratti stipulati e validati da enti pubblici, ristabilisce la serenità nelle numerose famiglie dei medici coinvolti.