Parte da Pescara il report mondiale sui disturbi uditivi

Prende vita a Pescara, per essere ora distribuito in tutto il mondo, il Report Mondiale sul World Hearing Day, a firma dell’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha scelto la Onlus abruzzese Udito Italia – Nonno Ascoltami! per la realizzazione del primo documento globale ufficiale sulle attività di prevenzione sui disturbi uditivi. L’OMS sceglie la onlus abruzzese Udito Italia per la realizzazione del volume distribuito in tutto il mondo.

Dall’India agli Stati Uniti, dalla Cina al Canada, passando per tutti gli stati dell’Africa e dell’America latina: oltre 100 paesi e più di 150 associazioni internazionali hanno recepito il messaggio di prevenzione del World Hearing Day. Le attività sono raccolte in un volume di 180 pagine: obiettivo del Report, descrivere le migliaia di iniziative e attività medico-scientifiche che ciascun Paese ha messo in campo nel 2021 per contrastare le problematiche legate alla perdita di udito.

La pubblicazione nasce all’indomani della giornata di sensibilizzazione mondiale sui disturbi uditivi, organizzata dall’OMS il 3 marzo di ogni anno. Quest’anno all’evento hanno partecipato oltre 100 Nazioni aderenti al World Hearing Forum, per un totale di oltre 400 eventi in tutto il mondo.

In Italia il World Hearing Day è celebrato dalla onlus abruzzese Udito Italia con la grande maratona dell’udito che coinvolge esperti, medici, rappresentanti delle istituzioni, associazioni e testimonial che ogni giorno collaborano per la sensibilizzazione e prevenzione contro i disturbi uditivi. La pubblicazione, a cura della casa editrice pescarese Eca Edit, porta la firma di Mauro Menzietti, rappresentante e portavoce dell’Italia presso il World Hearing Forum dell’Oms.

«L’Italia, e in particolare la città di Pescara, sono orgogliose di aver dato un grande contributo all’Organizzazione Mondiale della Sanità per la diffusione del messaggio di prevenzione lanciato nel World Hearing Day – commenta soddisfatto Menzietti. La stesura del Report ci ha messo in contatto con i principali paesi del mondo, facendo conoscere la nostra realtà a livello globale. Siamo fieri – conclude – di aver accolto il mandato dell’OMS, per migliorare conoscenza e prevenzione in Italia di una problematica che merita di essere posta al centro del dibattito politico e sanitario».