Un sistema di strumentazioni acustiche lungo le strade dell’area protetta del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise servirà a scongiurare gli incidenti stradali dovuti agli attraversamenti degli animali selvatici.

I nuovi impianti, installati dall’ente Parco in collaborazione con l’Anas, emettendo suoni cercheranno di dissuadere la fauna selvatica dall’attraversamento delle arterie viarie con l’obiettivo di tutelare animali e automobilisti e rendere più sicure le strade che intersecano le aree protette.
Si tratta di un progetto sperimentale che, dopo Castel di Sangro, coinvolgerà anche la viabilità di altri comuni limitrofi, come ha spiegato il direttore del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Luciano Sammarone.
«Nei giorni scorsi abbiamo installato la prima parte delle strumentazioni previste nell’ambito del progetto live Crossing che sono finalizzate a ridurre gli incidenti stradali lungo alcune delle arterie più importanti che attraversano l’area del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, ma anche del Parco nazionale della Majella, perché il progetto lo stiamo portando avanti assieme», ha dichiarato il direttore Sammarone. «Si tratta di attrezzature sperimentate in altre aree con progetti analoghi, che sostanzialmente servono a dissuadere e allontanare gli animali dalle arterie viarie e funzionano in maniera sincrona rispetto alla presenza contemporanea di veicoli sulla strada e animali che si stanno avvicinando e quindi queste strumentazioni emettono dei suoni sempre diversi che allontanano gli animali. Quello degli incidenti tra i veicoli e la fauna selvatica è un problema che si sta verificando in maniera sempre più frequente e per il quale il Parco nazionale d’Abruzzo è impegnato; tra l’altro proprio in questi giorni abbiamo iniziato il lavoro di messa in sicurezza ancorché in maniera temporanea del primo tratto a ridosso dell’autostrada A25 nei pressi di Carrito dell’imbocco della galleria di Cocullo e serve fondamentalmente ad assicurare maggiore sicurezza agli utenti della strada perché la pubblica incolumità è sempre prioritaria. Inoltre nel caso di esemplari di orso bruno marsicano, che è una specie particolarmente a rischio, serve anche a garantire la conservazione e la sopravvivenza di questi animali. Quindi è un progetto che ovviamente mira a dare delle soluzioni tampone, perché le soluzioni strutturali sono altre e sono quelle che devono necessariamente prevedere sovrappassi e sottopassi ma che, in condizioni difficili come per esempio può essere il piano delle cinquemiglia sulla statale 17 che è un lunghissimo rettilineo, è chiaro che in quel caso prevedere strutture che assicurino il sovrappasso o il sottopasso presuppone una completa ristrutturazione e riorganizzazione dell’asse viario.
Come parco abbiamo installato una prima strumentazione nel territorio comunale di Castel di Sangro nei pressi del posto dove la vigilia di Natale 2019 venne investita e uccisa, in quel caso anche per l’alta velocità del veicolo, una femmina di orso e dove poi, anche grazie ai dati successivi che abbiamo raccolto grazie ad alcuni radiocollari installati su alcuni animali, abbiamo avuto conferma che quello è un tratto particolarmente a rischio.  Altri apparecchi li installeremo prossimamente sulla statale 17 nei pressi di Barrea e nei pressi di Pescasseroli».