Pagliaroli di Cortino: via ai lavori Ater, tra 18 mesi sfollati a casa

Dopo anni di attesa, a Pagliaroli di Cortino, nel Teramano, via alla ricostruzione dell’edificio Ater danneggiato dal sisma. Sfollati a casa tra 18 mesi

L’edificio di edilizia residenziale pubblica è stato danneggiato dal sisma del 2016. L’ATER Teramo ha annunciato l’avvio dei lavori che restituiranno un’abitazione alle 15 persone rimaste sfollate.

Il cantiere di Pagliaroli si inserisce nel cronoprogramma della ricostruzione illustrato dall’ATER a luglio alla presenza del Commissario Guido Castelli. Si tratta del secondo dei 14 immobili affidati all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR) come soggetto attuatore. L’immobile originario, composto da sei appartamenti e locali di sgombero, non poteva essere ristrutturato a causa di una doppia violazione urbanistica. Da qui la decisione di procedere con la demolizione e una nuova costruzione, rispettando le norme vigenti e introducendo criteri moderni di sicurezza ed efficienza energetica.

Il progetto, lungo e complesso, ha visto lievitare i costi da circa 550 mila euro a quasi 2 milioni. Fondamentale l’impegno dell’ingegnere Luigi Del Sordo, progettista e direttore dei lavori, e il supporto della Struttura Commissariale, che ha garantito il finanziamento aggiuntivo.

Il nuovo edificio sorgerà su tre piani e ospiterà sei appartamenti. Sarà dotato di impianto fotovoltaico per l’autoconsumo, a conferma della scelta di puntare su soluzioni sostenibili. L’opera ha un costo complessivo di 1.935.801,02 euro, i lavori dovranno concludersi entro 18 mesi. Numerosi i ringraziamenti espressi dall’ATER: ai tecnici dell’USR e al direttore Vincenzo Rivera, al sindaco di Cortino Marco Tiberii e alla comunità locale, simbolo della resilienza delle aree interne.

«Con l’apertura di questo cantiere – sottolinea l’ATER – le famiglie hanno finalmente la certezza che la ricostruzione non è più solo una promessa, ma una realtà con tempi e procedure trasparenti. È un segnale di rinascita per i borghi abruzzesi colpiti dal sisma».

Federico Di Luigi: