Secondo quanto emerso dall’indagine svolta dai carabinieri, i fatti risalgono ai primi giorni di settembre e sono avvenuti a Paganica: un 63enne, ora ai domiciliari, ha adescato due ragazzine di 14 e 10 anni attirandole in casa con la promessa di soldi e un gelato e avrebbe cercato di costringerle a subire atti sessuali
L’uomo, stando al minuzioso racconto delle due vittime ritenuto credibile dal giudice per le indagini preliminari Billi, avrebbe quindi tentato di spogliarle toccandole in più parti del corpo. Le due ragazzine, pur terrorizzate, sono riuscite a scappare e mettersi in salvo: non hanno esitato a chiedere subito aiuto ad una mamma delle due raccontando l’accaduto. Come se non bastasse, il 63enne ora accusato di violenza sessuale aggravata, più o meno negli stessi giorni, avrebbe fermato il fratello 15enne di una delle due ragazze insultandolo prima e facendolo poi cadere con una spinta. A quel punto lo ha minacciato di morte con un coltello. Per il giudice, Marco Billi, i racconti delle due vittime sono stati lineari e privi di contraddizioni. La credibilità dei racconti è stata ulteriormente rafforzata dal riscontro con le dichiarazioni dei familiari delle vittime e da altri elementi indiziari acquisiti dagli inquirenti.
