Con l’arrivo dell’estate, negli ospedali della provincia di Teramo tornano gli accorpamenti tra reparti… e le polemiche
Una misura ormai consueta, resa necessaria dalla concomitanza di ferie estive, carenze di organico e difficoltà nel reperire personale sanitario a tempo determinato. Il piano predisposto dalla ASL, formalizzato in una circolare firmata dal direttore generale Maurizio Di Giosia, dal direttore amministrativo Franco Santarelli e dal direttore sanitario Maurizio Brucchi, sarà in vigore dal 15 giugno al 7 settembre.
I dettagli del piano di accorpamento
Il documento prevede una razionalizzazione temporanea dei reparti in tutti i presidi ospedalieri della provincia.
A Teramo, ospedale Mazzini: Urologia, Otorinolaringoiatria, Chirurgia maxillo-facciale e Odontostomatologia saranno accorpate.
Chirurgia toracica e Chirurgia vascolare verranno unificate.
Cardiologia, UTIC ed Emodinamica saranno concentrate su un unico piano, il terzo del secondo lotto, a partire dal 1° luglio.
Ad Atri: saranno accorpate Chirurgia, Ortopedia, Urologia e Andrologia.
A Sant’Omero: fusi temporaneamente i reparti di Chirurgia, Ortopedia e Chirurgia proctologica.
A Giulianova: previsti accorpamenti tra Chirurgia e Ortopedia.
Inoltre, il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) di Teramo sarà trasferito temporaneamente a Giulianova, dal 1° luglio al 30 settembre.
A spiegare le ragioni alla base del piano è il direttore sanitario Maurizio Brucchi:
«La direzione strategica, in collaborazione con i dipartimenti e le professioni sanitarie, ha effettuato numerosi incontri per valutare la situazione e ridurre al minimo gli accorpamenti. La carenza di personale, soprattutto infermieristico, ci impedisce di coprire tutti i turni estivi. Tuttavia, gli accorpamenti riguardano unità operative con attività omogenee, quindi non ci sarà alcuna riduzione del livello di assistenza o sicurezza per i pazienti».
Il piano non ha tardato a suscitare polemiche. Il consigliere regionale del Partito Democratico Dino Pepe:
«Con l’uscita dell’Abruzzo dal commissariamento nel 2018 ci aspettavamo un miglioramento della sanità, invece assistiamo a una costante riduzione dei servizi e a un aumento della pressione fiscale».
Particolarmente critico anche il sindacato UGL Salute, che con il segretario provinciale Stefano Matteucci contesta l’accorpamento del reparto di Psichiatria:
«Una decisione inaccettabile e dannosa, soprattutto in un periodo in cui crescono le patologie psichiatriche e i disagi sociali. Non si può penalizzare un reparto funzionante e ben strutturato come quello dell’ospedale Mazzini, che è un hub e candidato a diventare DEA di secondo livello».
Matteucci chiede il mantenimento operativo del reparto teramano, proponendo eventualmente una riduzione temporanea dei posti letto a Giulianova in attesa di una riorganizzazione complessiva del servizio di psichiatria provinciale.