Fermo amministrativo per la nave Sos Humanity 1 nel porto di Ortona. Il fermo sarebbe stato motivato dal rifiuto a rispondere alle autorità libiche
Due giorni fa la nave della Ong Sos Humanity 1 è tornata nel porto di Ortona per lo sbarco di 85 migranti salvati nelle acque del Mediterraneo.
“Dopo aver soccorso 160 persone in due operazioni la scorsa settimana, la nostra nave Humanity 1 è stata temporaneamente fermata e posta sotto inchiesta a Ortona. Perché? Perché ci siamo rifiutati di comunicare con le autorità libiche”.
A riportare la notizia sul social X è stata la stessa Ong Sos Humanity dopo l’attracco della nave e lo sbarco dei migranti nel porto di Ortona.
Il segretario regionale dei Giovani Democratici Abruzzo Saverio Gileno e la segretaria provinciale di Chieti Annachiara Di Lorenzo hanno così commentato il provvedimento:
“La nave Humanity 1 è stata fermata e posta sotto inchiesta per aver fatto la cosa più giusta e naturale che possa esistere: salvare vite. L’inchiesta contro l’equipaggio di Humanity 1 è un fatto gravissimo, figlio della strategia di questo Governo che continua a trasformare la solidarietà in un reato, colpendo chi difende i diritti umani nel Mediterraneo – affermano Gileno e Di Lorenzo – Siamo fronte a una criminalizzazione sistematica delle ONG che non ha nulla a che fare con la sicurezza, ma solo con la propaganda e con la volontà di cancellare i più basilari doveri umanitari”.
Per i Giovani Democratici Abruzzo il messaggio deve essere chiaro: “Chi salva vite va sostenuto, non perseguito:
“La vera illegalità è lasciare morire esseri umani in mare o consegnarli ai lager libici. L’Italia ritrovi la sua umanità e la sua dignità costituzionale. Chiediamo l’immediato dissequestro della nave e la fine di questo accanimento politico contro chi esercita un dovere morale prima ancora che giuridico. L’Abruzzo è terra di accoglienza: Ortona non diventi la vetrina delle politiche disumane di questo Governo”.