Le unità navali e le squadre della Capitaneria di porto di Ortona impegnate nel contrasto alla pesca illegale: sequestrati oltre 200 kg di prodotti ittici
Nell’ambito dei controlli effettuati sono state comminate sanzioni per circa €15.000, sequestrati oltre 200 kg di prodotti ittici irregolarmente catturati e circa 40 attrezzi da pesca di diversa tipologia, comprese reti ed attrezzature da posta.
Tra le attività salienti spicca quella di contrasto alla pesca subacquea notturna. Nel corso dell’ultima verifica mirata, lungo il litorale di Francavilla al Mare sono stati intercettati e identificati alcuni pescatori subacquei non professionali, sorpresi in orario notturno e in contrasto con la normativa vigente in materia di cattura dei polpi.
I militari della Guardia Costiera intervenuti hanno elevato la sanzione prevista, sequestrato l’attrezzatura da pesca abusivamente impiegata e il prodotto ittico frutto dell’attività illecita. I numerosi polpi, ancora vivi e vitali, sono stati immediatamente rigettati in mare.
Nell’ambito di mirati controlli specialistici finalizzati alla verifica del rispetto della normativa europea e nazionale posta a tutela del consumatore finale, è stata intensificata l’attenzione sulla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti ittici, in particolar modo presso i centri di spedizione e i ristoranti. In occasione di un controllo svolto in un esercizio commerciale a Ortona è stato rinvenuto prodotto ittico privo di ogni documentazione attestante la tracciabilità, motivo per cui sono state elevate al titolare due sanzioni amministrative ed effettuato il sequestro di un quantitativo pari a circa 60 kg tra crostacei, pesce azzurro e molluschi.
L’attenzione degli ispettori pesca della Capitaneria di porto, nel contesto di uno sforzo operativo organico che ha investito tanto il mare quanto la filiera commerciale, si è concentrata anche sui controlli su strada, direttamente rivolti ai mezzi impiegati per trasportare il prodotto ittico.
A seguito di mirate attività d’indagine sono stati intercettati alcuni veicoli (furgoni, ma anche autovetture) con all’interno diversi sacchi di vongole (del tipo “venus gallina”) privi di qualsivoglia etichettatura e/o targhetta identificativa del lotto di appartenenza. Il prodotto, per un peso totale di circa 150 kg, è stato posto sotto sequestro e rigettato in mare.
Nell’ambito dei controlli di polizia marittima posti in essere dalla motovedetta CP 576, il focus è stato sulla pratica, diffusa, di posizionare attrezzi fissi in violazione delle normative europee, anche a breve distanza dalla costa.
Numerosi attrezzi da posta, sia del tipo “tremagli” che del tipo “nasse”, sono stati sequestrati perché posizionati in zone non consentite, anche all’interno della fascia dei 300 metri di distanza dalla costa – riservata esclusivamente alla balneazione, come previsto dall’ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di porto. Anche in questo caso, gli autori delle violazioni (tanto pescatori professionali che sportivi) sono stati sanzionati.
“Le attività di vigilanza specialistica condotte dal personale militare della Capitaneria di porto – si legge nella nota – proseguiranno nei prossimi giorni, tanto a mare che lungo la filiera commerciale a terra, a tutela dell’integrità delle risorse ittiche e del loro regolare e legittimo sfruttamento, a salvaguardia del consumatore finale e, non meno rilevante, a beneficio dei pescatori professionali che, rispettando le regole, sono anch’essi vittime di comportamenti irregolari e prassi scorrette che, oltre a mettere a repentaglio l’integrità dell’ambiente marino e costiero, sono anche foriere – durante la stagione balneare – di rischi per la sicurezza della navigazione e della balneazione”.
