Operazione “Tana delle Tigri”: la Procura chiede il processo per Trisi

IL DIRIGENTE DEI LL PP AL COMUNE DI PESCARA FABRIZIO TRISI

A quasi un anno dagli arresti al Comune di Pescara, nell’Ufficio Lavori Pubblici, la Procura chiude la fase delle indagini e si prepara alla prima udienza davanti al Gup.

Rinvio a giudizio per l’ex dirigente ai Lavori Pubblici, al Comune di Pescara, Fabrizio Trisi ed altri 8 personaggi coinvolti nell’inchiesta sullo scandalo degli appalti con presunto giro di tangenti, ma anche di cocaina tra dirigenti ed imprenditori. E’ quanto chiederanno i Sostituti Procuratori Anna Benigni e Luca Sciarretta nell’udienza preliminare che il Gip dovrà fissare a giorni. Si era parlato  di probabili riti alternativi, ma al momento sono esclusi. Resta saldo l’impianto accusatorio nei confronti dell’Ex Dirigente ai Lavori Pubblici al Comune di Pescara Fabrizio Trisi, dei due dipendenti comunali Jairo Ricordi e Gianluca Centorame; dell’imprenditore Vincenzo De Leonibus, dei due presunti fornitori di cocaina Vincenzo Ciarelli e Pino Mauro Marcotullio e di Tommaso Catani, figlio del sindaco di Picciano. Sullo sfondo anche la vicenda, del tutto marginale, del Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, anch’egli indagato, per una cena elettorale alla vigilia delle Politiche del 2022. I reati contestati vanno, a vario titolo, dalle accuse di turbativa d’asta, corruzione, finanziamento illecito dei partiti, assenteismo e illecito amministrativo. Secondo quanto ricostruito dalla Pubblica Accusa, Trisi avrebbe affidato alla ditta edile di De Leonibus una serie di appalti, in cambio, anche, di cocaina consumata in un locale in uso a Trisi e denominata “tana della tigri”, da qui il nome dell’operazione. All’attenzione della Procura anche la turbativa della gara da oltre tre milioni di euro dell’ Aca, relativa alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti interne dei Comuni delle zone litoranea e metropolitana, mentre per quanto riguarda il coinvolgimento di Catani, sarebbe stato favorito per l’assunzione a “Pescara Energia”, la cui commissione d’esame era presieduta dallo stesso Trisi. In sostanza, sempre secondo l’accusa, De Leonibus avrebbe fatto il pieno di affidamenti diretti e in somma urgenza, di lavori e forniture pubbliche per il Comune di Pescara, per importi monetari superiori complessivamente a 100 mila euro tra il 2020 ed il 2023.