Omicidio strada Parco: ultima udienza ad alta tensione. Oggi la sentenza

Tensione in aula per il delitto del 1° agosto 2022 sulla strada Parco. Le difese dei tre imputati indispettite dalla deposizione in fase di replica di una memoria di 200 pagine da parte della pubblica accusa. Nell’agguato, in piena luce e tra molta gente, perse la vita Walter Albi e rimase gravemente ferito Luca Cavallito. I pubblici ministeri Giuseppe Bellelli e Andrea Di Giovanni hanno chiesto la pena dell’ergastolo per Cosimo Nobile, Maurizio Longo e Natale Ursino. Nel pomeriggio la sentenza dopo le repliche della difesa.

AGGIORNAMENTO ORE 17- Si sono riuniti da poco in camera di consiglio i giudici della Corte d’assise di Chieti, in applicazione al Tribunale di Pescara, per il processo a carico dei tre imputati dell’omicidio di Walter Albi e del tentato omicidio di Luca Cavallito, avvenuti in un agguato a Pescara il primo agosto 2022. La sentenza era attesa per ieri, ma al termine di due ore di replica la pubblica accusa, che ha chiesto l’ergastolo per i tre, ha depositato una memoria di circa 300 pagine e il collegio difensivo ha chiesto e ottenuto lo slittamento della sentenza per poter consultare il documento della Procura.

Era tardo pomeriggio, un killer con la testa coperta dal casco di una moto fece irruzione nel bar pizzeria pieno di gente esplodendo sei volte contro il 66enne architetto di Francavilla morto sul colpo: il 49enne ex calciatore sopravvisse miracolosamente alle ferite prodotte dalle tre pallottole conficcate nel corpo e nella testa.

La pubblica accusa è convinta di avere fornito prove oltre ogni ragionevole dubbio e ha chiesto l’ergastolo per Cosimo “Mimmo” Nobile, Maurizio Longo e Natale Ursino. Le difese del presunto autore materiale, del fiancheggiatore e del mandante hanno respinto la responsabilità dei loro assistiti.

Lunedì dopo l’intervento degli avvocati di Parte Civile per Cavallito, Sara D’Incecco ed Ernesto Rodriguez, è stata la volta degli avvocati difensori di Cosimo Nobile Massimo Galasso e Luigi Peluso. Il loro intervento tutto incentrato sulla mancanza di riscontri certi e prove scientifiche a carico del loro assistito. I