Olio: irregolarità in registri e protocolli ma nessun problema di salubrità

Tra ottobre e novembre 30 frantoi e 5 ipermercati sono finiti sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri: oltre 40 mila euro di irregolarità in registri ed etichette dell’olio in commercio. Nessun problema riscontrato in materia di qualità e salubrità

 

I Carabinieri per la Tutela Forestale, in particolare dei N.I.P.A.A.F. (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale), nell’ambito di una campagna di controllo programmata dalla Regione Carabinieri Forestale “Abruzzo e Molise”, hanno effettuato, nei mesi di ottobre e novembre scorsi, sopralluoghi ispettivi presso frantoi ed esercizi commerciali della grande distribuzione.
I militari si sono recati presso 30 frantoi e 5 ipermercati, ripartiti all’interno di tutte le province abruzzesi e molisane, riscontrando numerose irregolarità relative alla tenuta dei registri, all’utilizzo delle acque di vegetazione ed alla presentazione delle indicazioni obbligatorie in etichetta, in violazione al Regolamento UE 1169/2011 e dei relativi atti di esecuzione.
Le infrazioni rilevate, che non attengono alla salubrità degli alimenti, hanno riguardato principalmente: omesse o tardive comunicazioni, registrazioni sul portale SIAN, irregolari modalità di stoccaggio di sanse e difformità nell’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione, mancata indicazione dell’origine dell’olio ed etichettature in contrasto con il d.lgs 103/2016.
Sono stati contestati 23 illeciti di natura amministrativa, per un importo complessivo di 40.854 euro e, in sei casi, è stato applicato l’istituto della diffida previsto dal D.L. 91/2014 (cd. Decreto campo-libero). Le aziende diffidate hanno prontamente provveduto a sanare le irregolarità contestate.
Le campagne mirate dei Carabinieri della Tutela Forestale nel comparto agroalimentare si inseriscono in un sistema di controllo coordinato, volto a tutelare il consumatore e la qualità dei prodotti stessi.