Sciopero: anche Abruzzo e Molise in piazza per Gaza e la Flotilla. Per la Cgil adesione nazionale al 60 per cento

Mobilitazione in Abruzzo e Molise per lo sciopero generale di Cgil e Usb “in difesa della Global Sumud Flotilla, della Costituzione e per Gaza”. Secondo i dati della Cgil adesione nazionale al 60%

Nel pomeriggio arriva un primo bilancio nazionale della giornata di sciopero:  “La mobilitazione di oggi è stata un successo: più di 2 milioni di persone sono scese in piazza per partecipare ai cortei che si sono svolti in oltre 100 città italiane per lo sciopero generale nazionale in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali, per fermare il genocidio e a sostegno della popolazione di Gaza. In 300 mila hanno percorso le vie della Capitale”. Lo annuncia la Cgil in una nota. “Secondo i dati pervenuti finora – prosegue il sindacato – , l’adesione media nazionale allo sciopero generale si attesta intorno al 60%”. La mobilitazione non si ferma – conclude la nota – prossimo appuntamento a Roma per la manifestazione nazionale del 25 ottobre “Democrazia al lavoro”.

Quanto alla partecipazione abruzzese ai cortei, di cui vi abbiamo raccontato si dal mattino presto con foto, video e testimonianze, i dati che cominciano a delinearsi parlano di 1.500 partecipanti a Teramo, numeri simili per Pescara e diverse centinaia di adesioni a L’Aquila.

Cortei e presìdi a Pescara, L’Aquila, Teramo, Lanciano e Campobasso. Lo sciopero proclamato da Cgil e Usb coinvolge i settori pubblici e privati per l’intera giornata, con garanzia delle prestazioni essenziali secondo normativa. Adesione piena anche dei Cobas scuola, PD, Ali Abruzzo, Avs- Sinistra italiana, Rifondazione Comunista.

PESCARA

Il raduno è iniziato a Portanuova, poi il corteo si è mosso verso piazza Unione. All’altezza del ponte il corteo si è diviso, una parte dei manifestanti ha cercato di bloccare la rampa dell’asse attrezzato ma, dopo circa mezz’ora, è stata fermata dalla forse dell’ordine. L’altro braccio del corteo si è recato direttamente in piazza Italia, davanti alla Prefettura, dove poco dopo sono arrivati anche gli altri manifestanti dalla rampa dell’asse attrezzato.

Imponente la presenza delle forze dell’ordine. Nonostante il traffico congestionato, non sono mancati colpi di clacson dalle automobili in transito e applausi a sostegno della manifestazione. Secondo una prima stima i manifestanti sarebbero alcune migliaia, tra 2.000 e 3.000.

(Sopra le foto di Pescara Portanuova, sotto l’arrivo in piazza Italia)

LE MANIFESTAZIONI IN ABRUZZO E MOLISE – Campobasso: ore 9:00, Piazza Gabriele Pepe e corteo fino alla piazza del Municipio; Lanciano (Chieti): ore 18:30, C.so Trento e Trieste e corteo fino a Piazza Plebiscito; L’Aquila: ore 9:00, Colle Sapone e corteo fino alla Villa Comunale; Pescara: ore 8:30, Stazione Portanuova e corteo fino a Piazza Italia; Teramo: ore 9:00, stazione di Teramo.

L’AQUILA

Il corteo e la manifestazione a L’Aquila (foto sotto)

TERAMO

A sinistra un’immagine della partenza della manifestazione a Teramo

 

 

 

 

 

LE MOTIVAZIONI

La Cgil Abruzzo Molise parla di un’azione finalizzata ad “aprire corridoi umanitari permanenti, rompere l’assedio a Gaza e sancire un immediato cessate il fuoco”. Secondo il sindacato, “l’aggressione in mare alla spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla rappresenta un fatto di gravità estrema”, avvenuto “in acque internazionali contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini, in rappresentanza di 44 Paesi, intenzionati unicamente a portare viveri e medicinali indispensabili a Gaza”.

“Si è trattato – conclude la Cgil – di un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati.

Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali. Israele ha violato norme essenziali del diritto internazionale  tra cui la Carta delle Nazioni Unite, la Convenzione Onu sul diritto del mare, la Convenzione di Ginevra del 1949 e i protocolli aggiuntivi del 1977″.

Lo sciopero si inserisce in una più ampia agenda di mobilitazioni che per il sindacato culmineranno nella manifestazione nazionale di sabato a Roma contro il genocidio a Gaza, nella marcia Perugia-Assisi del 12 ottobre per la pace, e nella mobilitazione del 25 ottobre con “La Via Maestra – Democrazia al lavoro”.

LE ADESIONI

Alla mobilitazione di oggi hanno aderito anche  Cobas scuola, Partito democratico, Alleanza Verdi Sinistra – Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e ALI Abruzzo:

“I sindaci di ALI Abruzzo aderiscono allo sciopero generale indetto per la giornata di oggi, un’occasione fondamentale per affermare con nettezza l’assoluta necessità di continuare a battersi per il popolo palestinese, assieme, con la maggiore costanza e insistenza possibili. ALI nazionale ha scelto di cancellare la terza giornata del Festival delle Città, un nostro importante evento, proprio per favorire la partecipazione – spiega Angelo Radica, presidente di ALI Abruzzo – I sindaci, a cui spesso spetta la responsabilità e il privilegio di confrontarsi in prima battuta con l’opinione pubblica, non possono che essere consapevoli dell’importanza umanitaria e democratica rivestita dall’azione della Global Sumud Flotilla. Per questo vanno respinti senza indugio i tentativi di delegittimazione di chi ha agito concretamente per la pace e per l’aiuto ai civili”.

Le dichiarazioni del PD, dei Giovani democratici e delle Donne Dem:

“La straordinaria partecipazione di oggi alla grande mobilitazione per lo stop al genocidio in Palestina dimostra che non si può più voltare lo sguardo di fronte a quello che sta accadendo. In piazza c’erano persone, cittadine e cittadini, studentesse e studenti, famiglie, associazioni, donne e uomini che chiedono una sola cosa: la fine delle violenze, il cessate il fuoco immediato e l’apertura di corridoi umanitari. Quella che stiamo vivendo non è una battaglia ideologica, ma una questione di umanità e di dignità. Ringraziamo gli organizzatori che hanno fatto da motore all’evento, ma soprattutto chi ha scelto di esserci, perché oggi la politica deve avere l’umiltà di ascoltare e sostenere quella voce collettiva”, dichiarano il segretario regionale del PD Daniele Marinelli e Saverio Gileno dei Giovani Democratici e Roberta Tomasi della Conferenza delle Donne Democratiche, presenti in forze al corteo di Pescara e agli altri presidi de L’Aquila, Teramo e Lanciano.

“Abbiamo aderito con convinzione e responsabilità in una mobilitazione sempre più grande e che è sempre più segno di una coscienza civile viva e di una sensibilità profonda che attraversa tutto il Paese – rimarcano gli esponenti PD – . Non lo abbiamo fatto “contro” qualcuno, come il Governo e certa politica stanno cercando di far passare, ma “per qualcosa” che dovrebbe essere prioritaria anche per tutte le componenti della classe dirigente che hanno il potere di incidere sulla pace e sull’emergenza umanitaria in corso a Gaza, perché è la popolazione che lo chiede. Siamo scesi in piazza per la vita, per i diritti fondamentali, per il rispetto del diritto internazionale, che con lo stop alla Flottiglia è stato imposto da Israele in acque non di propria competenza senza che nessuno intervenisse a far rispettare le regole anche a loro. Non è un tema di partito né di appartenenza, ma un grido civile che si leva in Abruzzo come nel resto d’Italia, in Europa e nel mondo. Non è accettabile che chi chiede lo stop al genocidio e il rilascio della flottiglia umanitaria bloccata venga etichettato o criminalizzato: siamo di fronte a una delle più grandi mobilitazioni civiche degli ultimi anni e noi vogliamo starci con coerenza e determinazione, come comunità politica e civile. Il PD Abruzzo con i GD e tutta la comunità provinciale e i circoli rinnova quindi il proprio impegno a sostenere ogni iniziativa volta alla tutela dei diritti civili, alla protezione degli aiuti umanitari e alla costruzione di una prospettiva di pace giusta e duratura per il popolo palestinese e per tutto il Medio Oriente.”

Di seguito invece l’articolazione dello sciopero nei diversi settori dei trasporti:

FERROVIE – Per il personale delle attività ferroviarie lo sciopero è iniziato alle ore 21 di ieri. In questo caso la protesta si salda con uno sciopero di un sindacato di base già annunciato nel giorni scorsi. Per il trasporto Regionale sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali: dalle ore 6 alle 9, e dalle ore 18 alle 21 di venerdì 3 ottobre

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE (autobus, tram, metropolitane) – Stop di 24 ore nel rispetto delle fasce di garanzia, stabilite a livello locale.

TRASPORTO AEREO – Stop dalle 00.01 alle 24 nel rispetto delle fasce di garanzia dalle ore 7 alle ore 10 e dalle ore 18 alle ore 21 del personale di volo delle compagnie, ad eccezione del personale comandato per i voli garantiti, del personale di terra degli aeroporti ad eccezione del personale comandato dalle aziende per l’effettuazione dei servizi minimi. Stop, se non comandati in servizio, anche per i controllori di volo.

PORTI – I lavoratori si fermano per un’intera prestazione giornaliera. Lo sciopero sarà effettuato garantendo i servizi minimi indispensabili. Nel trasporto marittimo ritardi di 24 ore alla partenza della nave con esclusione (ad esclusione di linee e servizi essenziali).

TAXI – Dalle 00.01 alle 24 astensione della prestazione o di parte di essa.

ALTRE CATEGORIE – Scioperano dalle 00.01 alle 24 per un’intera prestazione lavorativa o di parte di essa gli addetti alla viabilità di autostrade e Anas (verranno garantiti i servizi minimi funzionali ad assicurare la sicurezza della circolazione stradale), al trasporto merci e alla logistica (vengono garantiti i trasporti di beni e prodotti essenziali), guardie ai fuochi, agli appalti ferroviari (addetti pulizia treni, stazioni, ristorazione, accompagnamento treni notte),
all’autonoleggio con conducente e senza, agli impianti a fune e ai trasporti funebri

VIGILI DEL FUOCO – Sciopero di 4 ore che inizierà, per il personale turnista, alle ore 09.00 e terminerà alle ore 13.00 mentre sarà dell’intera giornata per il personale giornaliero e
amministrativo.

SANITA’ – Lo sciopero è articolato da inizio primo turno del 03 ottobre 2025 a fine dell’ultimo turno della stessa giornata.

SCUOLA – Lo sciopero riguarda l’intera giornata. La Cgil precisa che “secondo l’accordo del 2 ottobre 2020, art. 2 comma 5, i dirigenti scolastici possono adottare misure organizzative
per garantire il servizio. Tuttavia, se l’adesione annunciata rende impossibile l’erogazione del servizio, la scuola può essere chiusa”.

Ieri la Commissione di garanzia sugli scioperi aveva ha valutato illegittimo lo sciopero
generale proclamato per oggi “in violazione dell’obbligo legale di preavviso, previsto dalla Legge 146/90”. Il Garante ha ritenuto “inconferente il richiamo dei sindacati proclamanti all’art. 2, comma 7 che prevede la possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo ‘nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell’ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori'”.
L’Autorità ieri ha inviato un’indicazione immediata alle organizzazioni sindacali, ricordando che “il mancato adeguamento comporta, tra l’altro, l’apertura di un procedimento di valutazione del comportamento”.

 

 

 

Marina Moretti: