Ofena, comunità in lutto per la morte del giovane allevatore

Questa mattina a Ofena regnano silenzio e sgomento. Ha avuto il peggiore epilogo infatti la scomparsa ieri dell’allevatore 28enne di Castel del Monte Emiliano Palmeri che ieri mattina a Ofena aveva fatto perdere le sue tracce

Dopo una giornata intensa di ricerche e speranze, il corpo senza vita è stato trovato in un posto non lontano dall’abitazione, impiccato e coperto dalla vegetazione. L’area è inaccessibile, si tratta di una scarpata a pochi passi davvero dalla sua casa, sotto la strada principale. Un giallo nel giallo perché l’allevatore, circa un mese fa, era stato trovato in un uliveto del paese, in periferia, con un ferita alla testa provocata da una pistola abbatti buoi che si utilizza prima della macellazione per stordire l’animale. Il giovane era proprietario di un allevamento di cavalli sulla piana di Campo Imperatore.

Si era allontanato ieri mattina dopo aver dato da mangiare ad un puledrino fuori casa a via Roma assieme alla fidanzata. Poi ha fatto perdere le sue tracce e la ragazza non riuscendo a rintracciarlo ha allertato le ricerche. Il giovane era stato da poco dimesso dall’ospedale dopo un delicato intervento chirurgico alla testa. A condurre le ricerche i vigili del fuoco dell’Aquila con reparti specializzati. Ieri sera prima delle 20 il tragico epilogo e la notizia che si è diffusa subito in paese dove la famiglia e’ molto conosciuta. Il papà Marcello è l’ex vice sindaco di Ofena. Ieri sul posto anche il pm Fabio Picuti e il medico legale Giuseppe Calvisi al quale è conferito l’incarico per eseguire l’autopsia che potrà chiarire dei dubbi assieme all’esame tossicologico.

 

Il nucleo investigativo dei carabinieri diretto dal maggiore Edoardo Commandè ha eseguito i rilievi. In procura già c’era un fascicolo aperto per tentato omicidio dello stesso Palmeri con un iscritto sul registro degli indagati, un commerciante di Castel del Monte, accusato dalla stessa vittima durante l’interrogatorio anche se l’alibi dello stesso era considerato quasi di ferro pare, ascoltato più volte dai carabinieri di Sulmona e dal nucleo investigativo dell’Aquila. I dubbi su questa vicenda sono tanti. Dopo il ferimento di Palmeri due dei suoi cavalli erano stati trovati morti per sospetto avvelenamento. Le piste battute sono diverse, potrebbe essersi tolto la vita o potrebbe essere stato simulato un suicidio? Quel che è certo è che la storia ha contorni molto strani.

I carabinieri stanno ascoltando amici e familiari per capire se Palmeri fosse minacciato da qualcuno o si fosse confidato con qualcuno. In molti puntato il dito su quella che viene definita la mafia dei pascoli ma solo le indagini potranno fare luce su quello che è definito ad oggi un vero e proprio giallo.

La famiglia dell’allevatore ieri è stata colpita da un altro lutto, la morte del fratello della madre Marina. Dei vicini di casa questa mattina raccontano a Rete 8 di essere rimasti sconvolti, era un ragazzo pieno di vita e pieno di progetti. Con la sua morte restano molti dubbi su una vicenda per la quale le indagini del nucleo investigativo sono serrate. Nessuno si sbilancia ma anche la storia dei cavalli morti potrebbe aver avuto i contorni dell’avvertimento. Del resto del fenomeno della mafia dei pascoli in Abruzzo si parla da tempo ormai, ci sono inchieste e interdittive della Prefettura.

Il sindaco Antonio Silveri parla di comunità in lutto. Lui stesso ha partecipato alle ricerche. Nessuno poteva pensare ad un tragico epilogo.

 

 

Fabio Lussoso: