Neuropsichiatria Chieti: “I nostri figli non possono aspettare”

Liste d’attesa lunghissime, carenza di personale, mancanza dell’opportunità fondamentale di diagnosi precoce: è quanto denunciano le associazioni che si sono ritrovate in Provincia, a Chieti, per rappresentare le problematiche urgenti su servizi e prestazioni in materia di neuropsichiatria infantile nell’ambito della Asl Lanciano Vasto Chieti

In particolare si parla della struttura di Atessa, punto di riferimento per i 104 comuni della Provincia. Le associazione e i genitori hanno coinvolto Provincia e Comune di Chieti che hanno dato la loro disponibilità, con un appello all’unisono alla Asl e alla Regione Abruzzo. Maria Helene Benedetti, Associazione Asperger Abruzzo, sottolinea come la struttura di Atessa abbia un organico di soli sei, tra operatori e medici, rispetto ai 35 previsti per la neuropsichiatria infantile da una delibera regionale. Spinge a fare in fretta perché una famiglie alle prese con i figli fragili, non solo autistici, non possono attendere 9 mesi per una visita specialistica. Per non parlare del Covid che in diversi casi ha peggiorato le condizioni dei bimbi e adolescenti affetti da patologie psichiatriche. “L’incontro di oggi vuole essere apolitico ed apartitico”, tiene a precisare Federico Galucci, responsabile di “Gente d’Abruzzo” e Theate Magnum”, “ma vuole dare voce alle tante famiglie che devono accudire i propri figli piccoli o adolescenti fragili”, annunciando un documento da indirizzare agli ordini preposti. Anche il sindaco e il presidente della Provincia di Chieti, Ferrara e Menna, appoggiano le Associazioni chiedendo alla Regione una task force che possa coordinare le parti interessate e ridurre le problematiche riguardanti tante famiglie che lottano, quotidianamente, con enormi difficoltà.