I familiari di Di Marcello cercano di non cedere al pessimismo, affidandosi a quel segnale Gps che ogni quattro ore continua ad aggiornarsi. Fino a ieri la speranza era alimentata dal fatto che il segnale traccia movimenti anche in salita, mentre se Marco avesse perso il dispositivo Gps a causa della valanga, e quindi fosse lontano da lui, il segnale al massimo procederebbe in discesa in quanto scivolerebbe verso il basso. È aggrappandosi a queste considerazione che, a Villa Zaccheo, la famiglia di Marco non ha ceduto alla disperazione.

“Siamo convinti che Marco sia vivo e che stia cercando con i mezzi a disposizione di farsi trovare – così il fratello Gianni fino a ieri-. Sono sicuro che abbia messo il rilevatore in richiesta di soccorso, perché ha trasmesso diverse posizioni e con una frequenza più breve di aggiornamenti. Vediamo che si sposta in continuazione, lo ha fatto in salita di quota e ad una distanza di 500 metri da dove era in precedenza: poi torna indietro e noi crediamo che abbia trovato un cunicolo, abbia scavato una specie di riparo, almeno questa è la nostra speranza, dove raccogliersi per affrontare temperature e notte. Lui è forte, Marco ce la farà”.