Nell’ambito di una operazione su vasta scala del NAS dei Carabinieri, in Abruzzo controllati, nel solo mese di gennaio 50 b&b: emerse irregolarità in oltre il 50% dei casi, concentrati soprattutto nel territorio pescarese
In particolare, a seguito delle ispezioni sono state rilevate:
- carenze strutturali per la predisposizione di stanze con dimensioni non adeguate o con metrature inferiori rispetto al numero dei posti letto presenti all’interno, differenze tra planimetrie e reale organizzazione degli spazi, presenza di stanze in numero maggiore rispetto a quelle autorizzate;
- inadeguatezze igienico sanitarie nei locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande, alcuni dei quali sprovvisti anche della prevista registrazione sanitaria;
- carenze rispetto alla normativa regionale vigente con riguardo all’esposizione del prezzario e di altro materiale informativo, nonché all’indicazione sulla targa espositiva dei codici identificativi (CIN e CIR) e della corretta classificazione delle strutture;
- carenze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per assenza di dispositivi antincendio quali gli estintori e assenza del documento per l’identificazione e valutazione del rischio legionellosi.
- Riscontrata una sola violazione all’art. 109 TULPS.
In un solo caso, nel teramano, è stato operato il sequestro amministrativo di un b&b allestito al piano terra di uno stabile e risultato privo di abitabilità in quanto accatastato come locale per uso artigianale/ commerciale e precedentemente adibito a sartoria. In merito, la competente autorità comunale ha successivamente disposto la cessazione immediata dell’attività abusiva. Analoga situazione era emersa anche nell’aquilano durante i controlli effettuati lo scorso novembre quando un garage ubicato al piano terra di uno stabile era stato anch’esso adibito a struttura ricettiva e allestito con camere da letto.