Trovato il corpo di uno dei due alpinisti abruzzesi dispersi in Nepal, Paolo Cocco. Non ufficializzato il ritrovamento del secondo alpinista, Marco Di Marcello. Marsilio: “Un equivoco”
Fotografo ed ex vicesindaco di Fara San Martino, Cocco era in Nepal insieme all’altro alpinista Marco Di Marcello, biologo, appassionato di vette e guida esperta, originario di Villa Zaccheo (Teramo).
Ad annunciare all’Ansa il ritrovamento del primo corpo è stato Antonio Tavani, il sindaco di Fara San Martino, il comune di cui Cocco era stato anche vicesindaco. Paolo Cocco, che aveva 41 anni, era partito il 24 ottobre e doveva rientrare il 20 novembre. Era quasi sulla vetta quando è stato travolto da una valanga. Da qualche anno lavorava in Austria come grafico, ma tornava spesso a Fara San Martino.
“L’ho visto l’ultima volta il 10 ottobre scorso quando in paese abbiamo fatto una bella festa per i 100 anni della nonna. – ha dichiarato il sindaco Tavani – Paolo aveva perso un fratello di 18 anni venti anni fa. Una famiglia segnata”. Cocco era impegnato nella scalata del Dolma Khang, in Nepal.
Proprio la presenza dell’ex vicesindaco farese ha convinto il sindaco di Fara San Martino, Antonio Tavani, a patrocinare con il Comune la spedizione internazionale chiamata “Dolma Khang – The Mountain of Light”.
Notizie contrastanti invece sulla sorte del compagno di spedizione di Cocco, Marco Di Marcello: nel tardo pomeriggio una nota della presidenza della Regione Abruzzo ha comunicato che i corpi senza vita identificati sono due, Paolo Cocco, 41 anni, fotografo ed ex vicesindaco di Fara San Martino, e Marco Di Marcello biologo di 37 anni originario di Teramo.
“La notizia del ritrovamento senza vita di Paolo e Marco ci addolora profondamente – ha detto il presidente della Regione Marco Marsilio – L’Abruzzo perde due giovani uomini appassionati, di valore umano straordinario. Ai loro familiari, ai loro amici, alle comunità di provenienza giunga l’abbraccio sincero e commosso della Regione Abruzzo. Il nostro pensiero è con loro, in questo momento di grande dolore.”
Questo mentre i familiari di Marco Di Marcello nutrivano ancora speranze, alimentate dal segnale del radio satellitare in suo possesso, che ha continuato ad aggiornarsi costantemente fino alle 16:44, mostrando quindi un movimento.
Poco dopo è arrivata una sorta di smentita dalla presidenza della Regione Abruzzo che parla di “equivoco”:
“In merito al destino di Marco Di Marcello, il presidente Marsilio intende precisare che si è limitato ad esprimere il proprio cordoglio sulla base della notizia del ritrovamento del suo corpo che da diverse ore viene diffusa da molte testate online, a cominciare dall’autorevole Corriere.it., notizia tuttora pubblicata senza smentita. L’agenzia Ansa, equivocando il contenuto del mio comunicato, mi attribuisce una notizia che non ha ancora avuto alcuna conferma ufficiale. Dal sindaco di Castellalto, che mi ha prontamente cercato, apprendo che i familiari hanno notizia del fatto che il rilevatore in suo possesso mostra segni di movimento, che lasciano sperare in un esito positivo. Speranza che vogliamo fare nostra, nell’augurio che possa concretizzarsi. Dispiaciuti per aver ingenerato tale equivoco, ci scusiamo in particolare con la famiglia della quale comprendiamo lo stato di tensione e sofferenza”.
Con i due alpinisti abruzzesi risulta disperso, ma sarebbe stato dato per morto dai soccorritori, anche l’altoatesino Markus Kirchler.
In un videomessaggio inviato Paolo e Marco dimostravano tutto l’entusiasmo:
“Ciao a tutti! Siamo Marco Di Marcello e Paolo Cocco, e oggi, 27 ottobre alle 5.40 del mattino, vi stiamo mandando questo messaggio da Kathmandu. Siamo pronti a partire per la via delle montagne, con l’obiettivo di tentare la prima salita italiana al Dolma Khang, nel Parco Nazionale del Gaurishankar, nella valle della Rolwaling. Questo parco nazionale è praticamente adiacente a quello dell’Everest”. Il messaggio è contenuto in un video che i due giovani abruzzesi hanno registrato prima di iniziare la scalata.
Cocco è di Fara San Martino e Di Marcello di Teramo, Villa Zaccheo.
“Da oggi e per una settimana – avevano dichiarato – ci avvicineremo alla zona, ci acclimateremo, e la settimana successiva tenteremo di salire la vetta. Speriamo di riuscirci intorno al 9-10 novembre, ma ovviamente dipenderà dalle condizioni meteorologiche. Vogliamo ringraziare tutti, in particolare il presidente nazionale Michele Paternoster, il presidente della sezione di Teramo, e il sostituto commissario Giuseppe Calandrini. Tutto ciò lo facciamo per mio padre, Francesco Di Marcello, ex sostituto commissario della polizia stradale di Teramo, in quiescenza da più di quarant’anni, e membro Anps (Associazione nazionale Polizia di Stato, ndr) Un abbraccio a tutti e grazie mille! A breve notizie”.
I due abruzzesi sono partiti insieme a un team di altissimo livello composto da Phurba Tenjing Sherpa (Expedition Leader) e Nima Gyalzen Sherpa (Climbing Leader), detentori di numerosi Guinness World Records e figure di riferimento dell’alpinismo himalayano. Completano la squadra Kaji Sherpa, Raj Gurung, Carol Fuchs e Padam Tamang. Insieme stavano tentando l’impresa sul Dolma Khang, una montagna di 6.332 metri situata nella remota e spirituale valle della Rolwaling, una delle aree più autentiche e suggestive del Nepal.