La Procura di Larino al lavoro per fare totale chiarezza sulla morte di Andrea Costantini, il giovane di Roccafinadamo trovato senza vita nella cella frigorifero di un supermercato di Termoli dove lavorava. Ieri sono stati ascoltati i suoi genitori e su un presunto coinvolgimento della sua compagna oggi si registra la nota del suo avvocato Paola Cecchi
Richieste di approfondimento ben dettagliate da parte del legale dei genitori di Andrea Costantini, Piero Lorusso, a partire dagli strani segni sul collo riscontrati dalle foto scattate sulla scena del ritrovamento del corpo, la cella frigorifero di un supermercato a Termoli dove lavorava da anni. Tra gli elementi forniti alla Procura che, come atto dovuto ha inteso far ripartire le indagini, anche una serie di ipotesi, legati a eventuali infiltrazioni malavitose tra Abruzzo e Molise, ma anche al rapporto tra Andrea e la sua compagna, una ragazza di Termoli, con la quale, secondo i genitori, negli ultimi tempi erano sorti dissapori legati alla volontà di Andrea di tornarsene a penne per dare una mano al padre che gestisce un’azienda agricola. Su questo aspetto da registrare l’intervento dell’avvocato della compagna, Paola Cecchi, che questa mattina ci ha inviato una nota dettagliata per sgombrare il campo da una serie di equivoci:
“A oggi non risulta alcun elemento oggettivo che possa anche solo suggerire un coinvolgimento della compagna in questa triste vicenda. Si precisa inoltre che non corrisponde al vero quanto riferito circa una presunta separazione della coppia: i due condividevano una normale vita affettiva e una progettualità comune. In tale prospettiva, si sottolinea che il sig. Costantini non aveva manifestato intenzione di tornare a lavorare nell’azienda familiare, la quale – come noto – era stata ceduta a terzi. I genitori del defunto ne risultano oggi meri gestori, dichiarazione avvalorata da un contratto di affitto tra il sig. Gennaro Costantini ed il nuovo proprietario della predetta azienda agricola. Al contrario, come già dichiarato, il sig. Costantini aveva recentemente acquistato un terreno agricolo nel Comune di Termoli, fatto che conferma la volontà di costruire un progetto di vita stabile nella località di residenza insieme alla propria compagna, che mal si concilia con la narrativa di un rientro presso la famiglia d’origine. È altresì infondato quanto sostenuto in merito alla sottoscrizione di una polizza vita “poco prima della morte”, invero la polizza di cui si è parlato risulta essere stata regolarmente stipulata nel 2021, successivamente alla diagnosi di fibromialgia, senza alcun nesso con gli eventi oggetto di attenzione mediatica. Si esprime inoltre profonda preoccupazione per la recente diffusione televisiva di fotografie del corpo del sig. Costantini, immagini estremamente delicate che mostrano segni nella zona del collo. La mia assistita non era mai stata messa a conoscenza di tali immagini prima della loro divulgazione televisiva; apprenderle in diretta rappresenta un fatto di particolare gravità. La diffusione di contenuti così sensibili, al di fuori di un contesto strettamente investigativo, rischia di arrecare gravissimo pregiudizio al figlio minore, che ha soli undici anni e che, tramite la normale fruizione dei media, potrebbe essere esposto alla visione di immagini traumatiche e venire a conoscenza, in modo inappropriato, delle circostanze della morte del padre e delle accuse rivolte alla madre. Pur riconoscendo il diritto di approfondire ogni elemento utile alla ricerca della verità, si ritiene imprescindibile che ciò avvenga senza ledere la dignità delle persone coinvolte, senza esporre il minore a traumi e senza ricorrere a modalità di esposizione mediatica potenzialmente dannose.”
