Montesilvano: Hirakawa alla Fondazione Zimei

Montesilvano: Hirakawa  alla Fondazione Zimei grazie alla collaborazione tra la Fondazione e l’Acs, Abruzzo Circuito Spettacolo.

 La nuova produzione di Noritoshi Hirakawa, che esporrà nella struttura pescarese la mostra Before we get so far curata dal direttore artistico della fondazione Massimiliano Scuderi sarà inaugurata questa sera alle 19.00. Nato a Fukuoka nel 1960 e residente dal ’93 a New York, Hirakawa è il nuovo artista in residenza presso la Fondazione Zimei e la mostra segue il soggiorno dell’artista presso la struttura. La coreografia tratta questioni di psicologia sociale ovvero degli aspetti che regolano le relazioni tra individui nella società contemporanea. Hirakawa infatti costruisce delle situazioni, sottoforma di danze o performance,  che spiegano il comportamento umano in termini di interazione tra stati mentali e situazioni sociali immediate. In particolare, attraverso le azioni e i comportamenti dei suoi interpreti, scardina i luoghi comuni e i tabù legati alla sfera intima o al rapporto con il corpo e la nudità. Hirakawa crede che l’attività umana determini la forma della cultura in cui viviamo. La sua ricerca propone di estendere la capacità della percezione umana per favorire questa cultura. In questo quadro, egli sta spingendo i confini della percezione, alterando le opinioni estetiche per il futuro. Come diceva Jean-Luc Godard, ci vogliono due persone per fare un’immagine e, per questo motivo, gli spazi e l’architettura della Fondazione Zimei diventano i dispositivi attraverso i quali vengono messi in relazione su molteplici livelli le persone, il pubblico e gli interpreti della coreografia, in un gioco di rimandi che lega le parti tra interno ed esterno dello spazio espositivo, attraverso un linguaggio complesso che unisce la performance al video, al cinema e alla fotografia. Il mondo di Hirakawa si sviluppa intorno ad una memoria filmica. I suoi lavori inducono a pensare alle spazialità di Antonioni e Godard, all’intreccio  di Truffaut , Chabrol e Bergman, in un ‘piano sequenza’ emotivo  in cui piccoli movimenti sono l’espressione di pulsioni mai rivelate, memorie odiose, amori e desideri che s’insinuano ponendo chi guarda in una situazione empatica e di partecipazione, oltre le sovrastrutture e i vincoli sociali. Hirakawa è un artista contemporaneo conosciuto a livello internazionale, ha creato numerose opere in fotografia, film, danza, installazione e performance. Il suo lavoro è stato esposto in oltre 300 occasioni in musei, centri d’arte e gallerie in tutto il mondo, tra cui la Biennale di Venezia, la Biennale di Istanbul, la Biennale di Santa Fe, il Museo Modern Kunst di Francoforte, il Centro Pompidou a Parigi, il Museo PS1 di New York tra gli altri. Ha lavorato in diverse collaborazioni con artisti in altri campi, come poeti, musicisti, coreografi e architetti, oltre a presentare i suoi lavori al Das TAT di Francoforte, al Danse Montpellier, alla Fondation Cartier di Parigi e presso l’Università di Toronto. La mostra di Hirakawa nasce dalla collaborazione della Fondazione Zimei con l’ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, il Mibact e la Regione Abruzzo ed è co-prodotta dalla Fondazione Zimei insieme al gruppo e-Motion.
Luca Pompei: