Maturità: oggi la seconda prova scritta, diversa secondo l’indirizzo di studio. Ieri in Abruzzo più di 10.000 ragazzi hanno affrontato l’esame di italiano
La prova di italiano ha proposto tracce su Pasolini, Tomasi di Lampedusa, i giovani e la speranza, gli anni 30, il rispetto, la cementificazione e il ruolo dei social media.
Oggi alle 8.30 nelle scuole superiori italiane è iniziata la seconda prova scritta dell’esame di maturità, l’esame riguarda le discipline che caratterizzano i rispettivi percorsi di studio: Latino al Liceo classico; Matematica al Liceo scientifico; Lingua e cultura straniera 1 al Liceo linguistico; Lingua inglese per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Turismo”; Geopedologia, Economia ed Estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”. Anche la durata varia a seconda dell’indirizzo.
Per gli istituti professionali del vigente ordinamento (Decreto Legislativo 61 del 2017) la seconda prova non è centrata sulle discipline, ma sulle competenze in uscita e sui nuclei tematici fondamentali di indirizzo. È un’unica prova integrata in cui il Ministero fornisce la “cornice nazionale generale di riferimento” e le commissioni costruiscono le tracce declinando le indicazioni ministeriali secondo lo specifico percorso formativo attivato dalla scuola.
In Italia Sono 524.415 gli studenti chiamati ad affrontare gli esami di Stato quest’anno (511.349 candidati interni e 13.066 esterni).
In Abruzzo sono 10.457 candidati, di cui 196 esterni, affidati alla valutazione di 434 commissioni. In provincia dell’Aquila i maturandi sono 2.169, a Chieti 3.072, a Pescara 3.064 e a Teramo 2.152. Lo scorso anno, i candidati erano stati 10.652.
L’Esame di Stato del 2025 conferma lo stesso impianto del 2024: due prove scritte a carattere nazionale (decise dal Ministero), terza prova solo per gli indirizzi in cui è prevista, colloquio in chiave multidisciplinare, commissari interni ed esterni. Quest’anno sono 13.900 le commissioni per un totale di 27.698 classi.
Tra le novità della maturità 2025: nel caso in cui il candidato interno abbia riportato allo scrutinio finale una valutazione del comportamento pari a sei decimi (il cosiddetto 6 in condotta) il colloquio d’esame riguarderà anche un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, assegnato dal consiglio di classe. L’altra novità è che i risultati conseguiti dallo studente nelle prove Invalsi confluiranno nel Curriculum dello Studente.