Masci: ricorso senza sospensiva. Costantini invece…

Il sindaco di Pescara Carlo Masci si appellerà all’ordinanza del Tar che ha annullato il risultato in 27 sezioni, ma senza chiedere la sospensiva. Costantini deciderà a giorni: potrebbe chiederla lui (o chiunque) al Consiglio di Stato, per puntare all’annullamento totale, riportando tutti gli elettori alle urne

Ricorso sì, ma senza sospensiva: è questo l’orientamento del sindaco di Pescara Carlo Masci, pronto ad appellarsi al Consiglio di Stato per il ritorno alle urne in 27 delle 170 sezioni del Comune, alla luce della sentenza del Tar che ha riconosciuto irregolarità nell’ultima tornata elettorale dell’8 e 9 giugno 2024, allorquando il primo cittadino in carica vinse la competizione elettorale sugli altri tre candidati, conquistando il primo turno per 584 voti, ma con uno scarto ben più ampio rispetto al secondo candidato. E così in questi giorni di caldo torrido, non è solo l’estate a infiammarsi, ma anche il clima politico alla luce di un’insolita campagna elettorale in vista di un voto “rateizzato” che, come da provvedimento firmato dal Prefetto Flavio Ferdani, si terrà il 24 e 25 agosto, con un teorico turno di ballottaggio previsto per il 7 e l’8 settembre.

Dall’altra parte Carlo Costantini, attualmente consigliere comunale di opposizione e candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, che con Masci potrebbe giocarsi il ballottaggio, tra le righe fa sapere che il voto del 24 e 25 agosto potrebbe non essere così certo. Nella sua coalizione c’è ancora in piedi, anzi si fa strada di ora in ora, l’ipotesi di chiedere la sospensiva, ricorrendo al Consiglio di Stato con l’obiettivo del “bottino pieno” (che era quello iniziale del ricorso al Tar): portare alle urne l’intera città, visto che oltre alle irregolarità accertate dal Tar, ve ne sarebbero altre da rivalutare anche in altri seggi. “Una iniziativa”, ha rilevato Costantini, “che in teoria potrebbe essere intrapresa in via autonoma da qualunque cittadino elettore di Pescara”. E dunque tutto ancora può succedere.

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.