L’orso, marsicano e non, al centro dell’attenzione

Dal sondaggio lanciato su Tik Tok su un tema serissimo come la violenza sulle donne alla campagna del WWF per salvare una specie unica come l’orso bruno marsicano

Orso batte uomo 8 a 2: è la sintesi del curioso e forse discutibile sondaggio lanciato su Tik Tok da una pagina che è solita generare contenuti acchiappa like. La domanda, posta in chiave sociologica relativamente alla violenza sulle donne, suona così: se ti ritrovassi del tutto sola in mezzo ad una foresta, preferiresti incontrare un uomo o un orso? Pare che otto donne su dieci abbiano scelto senza esitare la seconda risposta, il che – anche tenendo conto del contesto social, sicuramente peculiare rispetto al mondo reale – la dice lunga sulla percezione di sicurezza vissuta dal genere femminile.

Il mondo virtuale ne è uscito diviso, ognuno ha fornito motivazioni più o meno condivisibili, ma spesso interessanti, per spiegare la propria scelta: “Dall’orso posso immaginare cosa aspettarmi, dall’uomo invece…” oppure “Al massimo l’orso può ucciderti, ma non può torturarti o violentarti” o ancora “Scelgo l’orso perché gli uomini mi fanno paura”.

Ora ci aspettiamo che in Abruzzo qualcuno tiri in ballo una specie tanto unica quanto tipica della nostra regione: l’orso bruno marsicano, il cui adattamento al contesto appenninico ne ha ridotto l’aggressività, una caratteristica dovuta anche alla dieta composta per circa l’80% da vegetali.

A questo punto un abruzzese particolarmente orgoglioso potrebbe chiedersi se l’orso citato nel sondaggio sia un grizzly o un marsicano, anche se non fa alcuna differenza ai fini del contenuto pubblicato su Tik Tok.

Del resto qui ad essere in pericolo (oltre alle donne, ma questo purtroppo accade dovunque) sono proprio gli orsi, almeno secondo la campagna lanciata dal WWF per salvare una specie unica al mondo: l’orso bruno marsicano, appunto. La popolazione ormai conta solo 50-60 individui, peraltro minacciati dal bracconaggio, dagli avvelenamenti, dagli investimenti stradali e dalla frammentazione dell’habitat.

Nell’Appennino muoiono in media due orsi all’anno: un numero di perdite terribilmente elevato rispetto ad una popolazione così piccola, endemica di un territorio che potenzialmente potrebbe ospitarne più di 200.

Il WWF Italia è da anni è in prima linea per salvare questa popolazione, favorendone l’incremento numerico e l’espansione in Appennino e migliorando la coesistenza con l’uomo grazie al progetto Orso 2×50, che si pone l’ambizioso obiettivo di raggiungere il numero minimo vitale di 100 orsi marsicani entro il 2050, intervenendo sulle principali minacce.

“La sopravvivenza di questa sottospecie unica dipenderà da quanto saranno efficaci le azioni messe in campo nei prossimi anni. Tutelare l’orso bruno marsicano è cruciale per mantenere l’ecosistema dell’Appennino integro e funzionale e per preservare la sua storia evolutiva, unica anche perché legata alla secolare coesistenza con l’uomo. La tutela di questa specie è parte della Campagna Our Nature del WWF che punta alla salvaguardia della biodiversità. Molte sono anche le Oasi WWF, impegnate in questi giorni in oltre 150 eventi per celebrare il Mese Oasi, che occupano una posizione strategica per favorire l’espansione dell’orso, come la Riserva Regionale Gole Sagittario in Abruzzo, che rappresenta un fondamentale corridoio ecologico verso est. Presenze sporadiche si registrano anche verso sud nell’Oasi di Guardiaregia-Campochiaro, nel massiccio del Matese in Molise e anche verso nord in quella del Lago Secco ai margini del Parco Nazionale del Gran Sasso/Monti della Laga”.

Dal 5 al 19 maggio si può donare al 45584 con SMS o chiamata da rete fissa e aiutare il WWF a proteggere la specie da bracconaggio, incidenti stradali, avvelenamento e frammentazione dell’habitat.

“L’isolamento sull’Appennino centrale, che dura da circa 2.000 anni, e l’elevata mortalità dovuta a cause di origine umana sono alla base della bassa diversità genetica e dell’elevato rischio di estinzione di questa popolazione unica. Gli orsi bruni marsicani, che vivono nelle aree montuose comprese tra Abruzzo, Lazio e Molise, incontrano ancora oggi molti pericoli, come la presenza diffusa di attività umane e infrastrutture (strade e autostrade in primis), che oltre a rappresentare un rischio concreto per la sopravvivenza, frammentano il suo habitat e rendono difficoltosi i naturali spostamenti, diminuendo le possibilità che la popolazione si espanda in nuove aree. Per dare all’orso bruno marsicano concrete possibilità di sopravvivere in futuro è necessario innanzitutto diminuire drasticamente la mortalità di origine umana e migliorare la connettività ambientale, lavorando anche per favorire l’accettazione sociale da parte delle comunità locali.  La convivenza pacifica con la ‘nostra’ specie è uno degli obiettivi primari e per raggiungerlo occorre lavorare su più fronti, compreso quello della prevenzione dell’insorgenza di comportamenti confidenti, che mettono a rischio in primis la sopravvivenza di questi individui. Mantenere la natura selvatica dell’orso è un altro passo fondamentale per la sua salvaguardia. La messa in sicurezza delle risorse alimentari presenti nei paesi (cassonetti dei rifiuti organici, pollai non a norma, frutteti non gestiti, etc.) è importante per evitare la frequentazione dei centri abitati da parte degli orsi e per eliminare per loro i pericoli derivanti dai contesti antropizzati”.

Infine, se qualcuno fosse incuriosito dal sondaggio su Tik Tok, la pagina chiama Screenshot HQ.

Il sondaggio ha fatto il botto di visualizzazioni e condivisioni. Tra le reazioni da considerare ci sono naturalmente anche quelle degli uomini, apparsi piuttosto sconcertati dalla scelta della maggioranza delle donne. In qualche caso si sfiorano sarcasmo e derisione: “Credo che non abbiate visto abbastanza documentari sulla natura” o “Pensano che l’orso sia Paddington”. Qualcuno, pochi per la verità, lascia affiorare qualche dubbio, ma solo perché sollecitato dalla moglie: alla domanda “Chi preferiresti che NOSTRA FIGLIA incontrasse?” il marito ha risposto di non gradire nessuna delle due opzioni, ma che, dovendo scegliere, avrebbe preferito l’orso. Appunto.