Liceo Marconi, l’assessore Verì sulla “virtuosa macchina delle emergenze subito in campo”

“Quanto accaduto questa mattina al liceo Marconi di Pescara ha dimostrato l’efficienza del sistema  di maxi emergenze sanitarie della nostra regione. Voglio ringraziare pubblicamente, da parte mia personale e dell’intera comunità abruzzese, tutti gli operatori che sono intervenuti per soccorrere gli studenti della scuola”. Lo afferma l’assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì

L’assessore è rimasta in contatto con il direttore del dipartimento emergenza-urgenza della Asl di Pescara, Aurelio Soldano, durante le operazioni di soccorso davanti alla scuola. “Il Sistema di Emergenza sanitaria territoriale 118 della Asl di Pescara – continua Verì – ha attivato una risposta rapida, strutturata ed efficace, coordinando in tempo reale tutte le risorse disponibili sul territorio in appena 30 minuti”. Su disposizione della Centrale operativa 118 Pescara-Chieti, sono state immediatamente mobilitate tre ambulanze medicalizzate, due unità di soccorso infermieristiche Mab e ulteriori mezzi di supporto, con il coinvolgimento diretto del personale medico,
infermieristico e volontari del soccorso delle organizzazioni di volontariato Life e Misericordia Pescara.
Il personale sanitario ha “garantito la valutazione sanitaria sul posto di decine di studenti e docenti, eseguendo il triage rapido e la gestione clinica dei sintomatici, in stretto raccordo con le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e il
personale scolastico – ha aggiunto Verì -. Un esempio di collaborazione interistituzionale e interforze che ci riempie di orgoglio”. Contestualmente, è stato attivato il Piano di Massiccio Afflusso di feriti nel presidio ospedaliero di
Pescara.

“L’intera operazione – conclude Verì -, è stata coordinata dal dottor Soldano, dimostrando un livello di integrazione del sistema di emergenza sanitaria della Asl di Pescara, capace di assicurare in tempi rapidissimi una risposta a 360 gradi. Voglio ringraziare nuovamente tutto il personale coinvolto”.

Barbara Orsini: