In tanti in serata a Lettomanoppello, con le fiaccole accese ed il cuore addolorato, hanno partecipato alla veglia di preghiera per Cleria Mancini
Oggi alle ore 9, nel carcere di Pescara, si terrà la convalida dell’arresto di Antonio Mancini, ex marito di Cleria, morta uccisa in strada a Lettomanoppello sotto i colpi di pistola del 70enne
L’autopsia sul corpo di Cleria Mancini, eseguita ieri dal medico legale Davide Girolami su incarico del pm Giuliana Rana, ha confermato che la donna è morta a causa di un solo colpo che ha raggiunto il cuore. “Mi sono fatto venti bicchierini di grappa, i colpi mi sono partiti per sbaglio”: con queste parole Antonio Mancini prova a difendersi parlando davanti al suo avvocato per la prima volta dopo aver ucciso la ex moglie.
All’uomo vengono contestati, tra gli altri, i reati di omicidio e tentato omicidio aggravati perché commessi nei confronti di un familiare, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Mancini è assistito dall’avvocato d’ufficio Marcello Cordoma, ma nelle prossime ore potrebbe nominare un legale di fiducia.
In tanti in paese si continuano da giovedì, giorno del brutale omicidio, ad interrogarsi su se e cosa si potesse fare per evitare questa morte: una piccola comunità che conosceva Mancini e la sua violenza ma anche la povera donna e i suoi sacrifici di madre e nonna. Un paese che sapeva molto di questo uomo e del resto lo stesso non faceva molti segreti del suo vivere e pensare: basta scorrere anche velocemente il suo profilo social, aperto e gestito sotto il nome di Antonio Ayatollah, per scoprire solo foto e post impregnati di violenza, armi, insulti, provocazioni.
A LETTOMANOPPELLO IN SERATA LA VEGLIA DI PREGHIERA, stata organizzata proprio per Cleria: il parroco, don Davide Schiazza, ha invitato la comunità a «vivere insieme un momento di raccoglimento nella chiesa di San Nicola per affidarla alla Santa Vergine e per far sentire alla sua famiglia tutto il nostro affetto».
Il femminicidio di Cleria ha avuto un impatto profondo sulla vita di paese scosso. Lo spettacolo teatrale organizzato dall’associazione culturale “La torre di Babele” il 19 ottobre è stato rinviato «nel rispetto del gravissimo e brutale lutto che ha coinvolto e sconvolto la comunità di Lettomanoppello». Un gesto simbolico al quale, promette il sindaco, seguiranno azioni concrete perchè “è su quel disagio che la nostra comunità e tutte le Istituzioni devono ulteriormente rafforzare la propria presenza e azione, per supportare le famiglie che si trovano ad affrontare ostacoli sanitari che possono deteriorare sino a scompensi drammatici. Lettomanoppello saprà esprimere la propria reattività di fronte a un caso di cronaca fortunatamente isolato e al quale sapremo dare la giusta interpretazione”.