Legale famiglia del bosco: “Bambini scossi, ma sono forti”

L’avvocato Giovanni Angelucci, che assiste la famiglia che vive nel bosco a Palmoli, racconta lo stato d’animo dei tre bimbi: “Sono scossi, ma forti”. L’ANM: “Intervento dovuto”

Dopo l’allontanamento forzato dalla casa nel bosco nei pressi di Palmoli, i bambini e la madre sono stati condotti in una struttura protetta su disposizione del Tribunale dei Minori dell’Aquila.

Attualmente i bambini dormono in una stanza solo per loro, mentre la madre dorme in un’altra camera. A precisarlo è l’avvocato Angelucci che aggiunge:

“Evidentemente sono scossi, ma vivono la situazione in maniera forte e positiva perché sanno che sono nel giusto e sono coscienti di questo perché i genitori li hanno sempre messi al corrente di tutto. Questi bambini hanno una forza e una pace interiore che è disarmante. Il padre questa mattina è andato e ha portato frutta, vestiti ed effetti personali: anche lui è scosso – conclude – ma è fiducioso che la cosa si risolva perché sono nel giusto, perché non hanno violato nessuna legge e perché questo provvedimento è un’ingiustizia”.

Di tutt’altro avviso la magistratura minorile che in una nota ha parlato di strumentalizzazione politica sul caso della famiglia neorurale e di intervento dovuto da parte del Tribunale per i minorenni.

Queste le parole dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia (Aimmf) in merito al caso:

“I giudici del Tribunale per i minorenni hanno il dovere di intervenire tutte le volte in cui esistono concreti e attuali motivi per ritenere compromessi, o anche solo messi a rischio, i diritti fondamentali dei minori, in conseguenza di condotte dei genitori che si dimostrino obiettivamente in contrasto con la tutela di questi diritti. Ricordiamo che il maltrattamento dell’infanzia spesso si esprime non solo attraverso condotte violente ma anche in forme di trascuratezza gravi e protratte nel tempo”.

Per l’Aimmf “l’allontanamento è stato disposto secondo criteri di gradualità ed ha costituito extrema ratio dovuta all’inefficacia dei rimedi precedenti, dal momento che la
decisione del 20 novembre scorso è stata adottata dopo un periodo di osservazione e sostegno, protrattosi oltre un anno, durante il quale le prescrizioni del Tribunale sono state sistematicamente disattese dai genitori”.

L’Associazione “respinge ogni forma di strumentalizzazione espressa in questi giorni da una parte della politica e dei media, che non tiene in alcun conto la complessità e la delicatezza dei diritti in questione” ribadendo “che tutte le decisioni giudiziali sono
assunte dalla magistratura nell’esercizio autonomo delle proprie funzioni e trovano nel processo i necessari mezzi di impugnazione”.

A proposito di impugnazione, il legale della famiglia, l’avvocato Angelucci, conferma quanto già anticipato, ossia l’intenzione di presentare ricorso in Appello per modificare la decisione dei giudici. Attualmente il legale sta preparando la documentazione necessaria.

“I bambini sono vaccinati, non hanno problemi di socialità e neppure di scolarizzazione, e l’abitazione ha l’idoneità statica. sostiene l’avvocato Giovanni Angelucci – Abbiamo un certificato di idoneità statica rilasciato dall’ingegnere Di Muzio, tecnico di parte, lunedì scorso, dopo l’emissione del provvedimento, e lo depositeremo: nel documento in cui si attesta che la casa è sicura e non è a rischio crollo. Per quanto riguarda il discorso del bagno, lo studio di ingegneria ambientale di Mirko e Franco Di Muzio sta predisponendo un progetto con l’ufficio tecnico, con una Scia, per poter realizzare un bagno all’esterno, adiacente all’abitazione, dotato di un sistema di fitodepurazione. Ad
aprile 2025 nel provvedimento provvisorio il Tribunale aveva disposto accertamenti per verificare, tramite un tecnico d’ufficio, la regolarità statica dell’immobile e la salubrità
degli ambienti e questo non è stato mai fatto, da nessuno”.

Quanto agli aspetti sanitari “i bambini hanno fatto i vaccini obbligatori, non hanno fatto il richiamo perché non vanno a scuola, quindi non è che non sono vaccinati, il primo vaccino lo hanno fatto”.

In merito alla scolarizzazione, il problema è superato da un provvedimento dell’Istituto Comprensivo di Castiglione Messer Marino-Carunchio che ratifica la richiesta dei genitori di avvalersi dell’istruzione parentale.

Sul fronte opposto invece Rocco Maruotti, segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati:

“L’ordinanza è stramotivata, è lunga dieci pagine. Leggete i provvedimenti prima di attaccare a occhi chiusi un giudice, perché un giudice prima di emettere un provvedimento esercita una funzione molto delicata, che è quella di decidere sulla vita
delle persone e lo fa con grandissimo scrupolo”.

Marina Moretti: