L’Aquila: opposizione su scuole e edilizia scolastica: “Sono ancora all’anno zero”

Per le forze di opposizione la situazione delle scuole e dell’edilizia scolastica è ancora all’anno zero a L’Aquila

Quello che il comune ha secondo l’opposizione riunita in conferenza stampa non è un piano ed emerge anche alla luce della recente commissione sul tema. Presenti i consiglieri Pezzopane, Verini, Scimia e Giannangeli. Solo due scuole ricostruite e nessuna scuola tornerà in centro storico, a parte la Giovanni XXIII. I ritardi accumulati dal Comune dell’aquila sono troppi considerando che ci sono deroghe e semplificazioni per le opposizioni. Il sindaco aveva accusato la vecchia giunta di ritardi, hanno ricordato i membri dell’opposizione, e invece lui non ha fatto ciò che aveva promesso in Campagna elettorale sei anni fa. I presenti hanno dichiarato che non c’è un piano vero, nel senso che il vecchio è stato smantellato e ad oggi non esiste per loro un programma serio. Le scuole saranno sparpagliate in modo disordinato, ha tuonato l’opposizione, e il sindaco ha attaccato in modo vergognoso la struttura di missione, hanno detto. Questo in commissione dopo che per anni non aveva detto nulla. E’ stata chiesta ora la riunione congiunta delle commissioni perché il tema non e’ Solo di edilizia scolastica ma molto più ampio. Oltre a questo si chiede un consiglio comunale straordinario con un cronoprogramma e notizie certe su tempi e luoghi. Il problema del centro per le opposizioni è grande. L’Aquila è l’unica città che non avrà scuole in centro storico. Questo non è accettabile per i consiglieri comunali Verini, Pezzopane, Giannangeli e Scimia anche alla luce del fatto che il comune parla di sicurezza. Ma allora si chiedono, che significa, che il centro non è sicuro? Per le opposizioni si tratta di una scelta politica come emerso in commissione, scelta per loro contraria all’interesse della città. Nel corso dell’incontro si è parlato anche dell’asilo “Primo Maggio” dove morì il piccolo Tommaso, che sarà, nelle intenzioni del comune, abbattuto e ricostruito. Se non era sicuro perché si svolgevano attività in quell’edificio si chiede Simona Giannangeli?