L’Aquila: oggi l’autopsia di Messina Denaro, poi la bara verso la Sicilia

Fissata nel primo pomeriggio di oggi, martedì 26 settembre, l’autopsia sul corpo di Matteo Messina Denaro all’interno di un blindatissimo ospedale dell’Aquila

E’ la giornata dell’autopsia sul corpo del boss Matteo Messina Denaro. Un atto tecnico dovuto e voluto dalla magistratura proprio in ragione della figura del boss. La famiglia del capomafia siciliano non ha nominato nessun consulente. A sbrigare l’esame autoptico solo l’esperto nominato dalla procura dell’Aquila, Cristian d’Ovidio dall’ospedale di Chieti. A sbrigare tutte le pratiche per il ritorno della salma in Sicilia la nipote, sua legale.

Dovrebbe avvenire entro le sette di domattina la tumulazione della bara del boss Matteo Messina Denaro, morto ieri nell’ospedale de L’Aquila. La salma, dissequestrata subito dopo la fine dell’autopsia, partirà dal capoluogo abruzzese nel pomeriggio e raggiungerà via terra Castelvetrano con la scorta del Gom. Un viaggio di oltre 11 ore che dovrebbe concludersi prima dell’alba.
Molte però le incognite, legate alle procedure burocratiche da espletare e dunque all’orario di partenza del feretro, che rendono al momento non prevedibili i tempi precisi della tumulazione.

L’ospedale questa mattina è ancora presidiato da agenti e polizia penitenziaria. La salma di Matteo Messina Denaro sarà trasferita a Castelvetrano, in Provincia di Trapani, dove probabilmente giovedì mattina all’alba sarà tumulata. Li nella tomba di famiglia sarà sepolto. Il funerale religioso non ci sarà perché non voluto dal boss ma non previsto neanche in caso dei boss. Il carro funebre per il boss arriverà dalla Sicilia e questo è certo ma il viaggio non dovrebbe essere in nave da quel che si sa. Questa ipotesi, anche se ancora si stanno vagliando, potrebbe essere esclusa per la lunghezza del viaggio. Così però avvenne per Toto’ Riina. Le prefetture si stanno coordinando per quello che sarà un viaggio blindatissimo. Previste staffette di polizia e carabinieri che si daranno il cambio.

A fornire invece la bara una società di pompe funebri aquilana. Per il personale del nosocomio aquilano che in questi otto mesi ha pazientato e si è comportato sempre in maniera super professionale è arrivato il momento del ritorno alla normalità.