Il ministro Roccella a L’Aquila per il “Marzo in rosa”, manifestante espulsa dal convegno

Inverno demografico, quale futuro per l’Italia? E’ il tema del dibattito organizzato dal Comune per il “Marzo in rosa” al quale ha preso parte anche il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella

Ad accogliere l’esponente di governo, il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore Ersilia Lancia che successivamente hanno dialogato con i giornalisti Diodato Pirone e Luca Cifoni. Si tratta del quinto ministro del governo Meloni giunto all’Aquila negli ultimi tempi.

Prima del dibattito una piccola passeggiata in centro durante la quale il ministro Roccella ha potuto vedere anche i progressi della ricostruzione in città. Il tema del calo demografico è un argomento importante che tocca soprattutto le aree interne ma il governo, ha detto il ministro, già con la finanziaria ha messo in campo politiche e risorse, pari a un miliardo. Ma importante è anche la questione culturale, per il ministro, e il valore dell’essere madre deve tornare ad essere centrale.

Mentre è stata invitata a uscire dalla sala Rivera di palazzo Fibbioni, sede del Consiglio Comunale dell’Aquila, dove si è tenuto il convegno, aperto alla cittadinanza, con il ministro, e ha potuto esporre solo all’esterno il cartello che aveva con sé. Protagonista della contestazione isolata la signora Luigia De Biasi che nel porticato di fronte alla sede comunale ha esposto un cartello a firma del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario.  “Ci vuol ben altro – si legge nelle battute conclusive del cartello – che un’operazione di ‘cosmetica’, o di presa una presa in giro come il vostro 8 marzo per cambiare la nostra condizione, ci vuole Rivoluzione. Tutta la vita deve cambiare”.
La signora De Biasi ha incollato il cartello su una colonna del porticato. “Altro non posso fare – ha detto – all’interno mi è stato impedito di esibirlo come se fosse un problema avere idee diverse da quelle degli organizzatori”.