Campo Imperatore: mamma e figlia, di 11 anni, soccorse dopo aver smarrito un sentiero. Altro salvataggio nella notte

Sono state recuperate dal Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese mamma e figlia di 11 anni smarrite, nella tarda mattinata, a Campo Imperatore. Le due escursioniste erano in località Carasolo, in prossimità dell’omonimo rifugio, tra Tornimparte e Lucoli: avevano perso il sentiero e si erano ritrovate in una radura

La donna ha allertato i carabinieri che hanno attivato il protocollo dei soccorsi in montagna richiedendo l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese, prontamente intervenuto con una squadra di terra. Hanno partecipato anche i Vigili del Fuoco di L’Aquila, che hanno fatto decollare anche un loro elicottero dall’aeroporto di Preturo. La mamma e la figlia di 11 anni sono state rintracciate e recuperate sane e salve.

E’ invece finito in tarda notte l’intervento effettuato dal Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese sul Corno Grande, dove la squadra di terra è intervenuta per recuperare due alpinisti: un ragazzo di 22 anni di Ortona e una donna di 38 anni dì Pescara. I due erano stati sul Corno Grande, quando sulla via del ritorno, lungo la via Normale sono finiti lungo la via delle Creste e sono rimasti bloccati su un canalino e una chiazza di neve, a quota 2 mila e 800 metri. I due hanno allertato i soccorsi e alle 20.45 la Guardia di Finanza ha attivato il protocollo dei soccorsi in montagna, richiedendo l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese. Intorno alle 24 la squadra di terra dei soccorritori ha raggiunto i due ragazzi e dopo un delicato intervento di recupero gli alpinisti sono stati riportati sani e salvi alle loro automobili.

 

Dopo due anni di stop causato dal Covid, il Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese è tornato ad organizzare su tutto il territorio regionale, attraverso la partecipazione delle varie delegazioni, “Sicuri sul sentiero”, l’attività promossa dal Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico in tutta Italia. Tantissime le persone che hanno aderito alle varie attività, tutte finalizzate a promuovere la conoscenza della montagna e dei pericoli che può riservare.

Barbara Orsini: